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La situazione del diritto negli istituti alberghieri

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Gli istituti alberghieri sono in forte espansione ed appaiono molto richiesti dagli studenti. Ciò avrebbe dovuto consigliare l’elaborazione di un piano di studio e di linee guida atte a fornire agli studenti una preparazione idonea ad affrontare il mondo del lavoro con cognizione di causa. L’insegnamento del diritto costituisce un elemento importante nella formazione degli studenti.

Già quando furono elaborati i percorsi post-qualifica grande spazio era stato attribuito all’insegnamento del diritto a cui erano assegnate tre ore nelle quarte e quattro ore nelle quinte. Era stata poi attribuita alla stessa classe di concorso , corrispondente all’attuale A019, un’ulteriore ora di educazione civica, nella quale si impartivano in quarta nozioni di diritto costituzionale ed in quinta di diritto del lavoro. Alla stessa classe di concorso per 2 ore in quarta era stato assegnato l’insegnamento dell’economia politica e nella quinta quello dell’economia turistica.

Quindi grande importanza era attribuita alla formazione giuridico-economica. Tale insegnamento era nettamente distinto da quello dell’economia aziendale, che era assegnato ad una classe di concorso distinta poi confluita nella attuale A017,che si svolgeva per due ore in prima,seconda e terza nel percorso di qualifica e per 4 ore nel percorso post-qualifica (quarta e quinta). Non era certo venuto in mente di proporre un contenitore unico di materie che fanno appello a competenze ed abilità nettamente differenti e che devono essere stimolati da insegnanti distinti, con un diverso tipo di preparazione.

Già nel progetto 92 la pericolosa tendenza a predisporre un contenitore unico, molto simile ad un minestrone di discipline si iniziò ad intravvedere. In prima e seconda del percorso di qualifica era presente l’insegnamento di diritto-economia dato alla A019 secondo il modello del progetto Brocca. La materia scompariva in terza, dove invece erano presenti per due ore in sala-bar e cucina l’insegnamento di EGAR e per tre ore in ricevimento l’insegnamento di ETAT, entrambi attribuiti alla A017. Nel post-qualifica nel percorso del tecnico dei servizi della ristorazione ,dove confluivano sala-bar e cucina, era previsto l’insegnamento di legislazione dato alla A019 per due ore in quarta e quinta, che era distinto da quello di economia e gestione delle aziende ristorative, attribuito alla A017 per quattro ore in quarta e quinta. Le materie avevano degli obiettivi diversi e facevano appello ad abilità diverse, anche quando gli argomenti erano gli stessi. Invece nel pe rcorso del tecnico dei servizi turistici, col piano di studi eguale a quello previsto nell’omonimo indirizzo dei professionali per il commercio, l’insegnamento del diritto fu cancellato con un colpo di penna e nella materia ETAT, affidato alla A017. In tale insegnamento confluiva una parte giuridica, che veniva svolta nella maggior parte dei casi, solo in quanto funzionale all’insegnamento della parte economica-aziendale e non in modo autonomo. Pertanto l’insegnamento del diritto era subordinato a quello dell’economia aziendale e svolto, nelle linee essenziali, nelle sole parti che servivano allo sviluppo della parte aziendalistica.

Nella riforma Gelmini nel biennio iniziale è confermato l’insegnamento del diritto e dell’economia per 2 ore settimanali, affidato alla A019, come nel progetto 92. Invece nel secondo biennio e nel quinto anno si persevera nel creare mescolanze tra diritto, economia politica e turistica ed economia aziendale. Non è spiegata in modo adeguato la motivazione nell’operare la scelta effettuata. E’ stata creata infatti una materia minestrone che si chiama “Diritto e tecnica amministrativa” che mette insieme, senza spiegazioni adeguate, competenze,abilità e conoscenze che anche in altri indirizzi dell’istruzione professionale sono stati opportunamente differenziati. Questa disciplina nelle specializzazioni Enogastronomia e sala-vendita ha 4 ore in terza 3 e 5 in quarta e quinta; nel settore Accoglienza turistica 4 ore in terza e 6 in quarta e quinta; nel settore Tecnico dei servizi dolciari 2 ore in quarta e 2 in quinta. Solo in quest’ultima specializzazione l’insegnamento è stato attribuito sia alla A019 che alla A017.

Negli altri invece l’insegnamento in un primo momento attribuito alla sola A017 e poi nell’anno scolastico precedente sia alla A017 che alla A019. In quest’anno scolastico inspiegabilmente e senza alcuna motivazione l’insegnamento è stato attribuito alla sola A017, estromettendo e relegando nel biennio iniziale l’apporto della A019 che è indispensabile per lo sviluppo di alcune competenze ed abilità previste nella riforma. Quindi la denominazione della materia è inesatta ed ingannevole. Infatti nella realtà concreta, come si evince dalla maggior parte dei libri di testo proposti dalle case editrici, l’insegnamento del diritto verrà limitato a quelle sole parti che servono a sviluppare gli argomenti di economia aziendale e per quello che basta a questo scopo.

Difficilmente verranno svolti quegli approfondimenti e quei collegamenti con gli altri rami del diritto e con la pratica giuridica, che possono essere dati da insegnanti che da anni svolgono questo lavoro. Pertanto, in primo luogo, se la situazione dovesse restare quella attuale, senza possibilità di cambiamenti, si chiede di cambiare nome alla materia e si suggerisce di sostituirlo con la più veritiera denominazione “Economia aziendale con elementi di diritto”. Ma, volendo dare una preparazione più completa e volendo anche mantenere l’apporto dei docenti della A019 nel secondo biennio e/o in quinta, si avanzano le seguenti proposte che sono alternative ed esposte la prima come principale e le altre come subordinate:

Proposta 1 Inserire nell’ambito delle 32 ore, in sostituzione di altre materie, o se possibile in via aggiuntiva, andando oltre il limite predetto, l’insegnamento di legislazione, con competenze ed abilità nettamente differenziate da quelle aziendalistiche, almeno per due ore settimanali in due anni inclusi fra il secondo biennio e la quinta in tutti i settori dell’IPSEOA.

Proposta 2 Inserire nell’ambito delle 32 ore, in sostituzione di altre materie, o se possibile in via aggiuntiva , andando oltre il limite predetto, l’insegnamento di legislazione, con competenze ed abilità nettamente differenziate da quelle aziendalistiche, almeno per due ore settimanali, però in un solo anno incluso fra il secondo biennio e la quinta in tutti i settori dell’IPSEOA per svolgere quelle parti di programma riguardanti in senso più stretto la normativa di settore.

Proposta 3 Affidare tout court sia alla A019 che alla A017 l’insegnamento della materia attuale che avrebbero pari dignità nell’attribuzione della disciplina, limitando però l’apporto della A019 alla sola classe terza nella quale svolgere i contenuti relativi al diritto e lasciando alla A017 la quarta e la quinta, dove verrebbero svolti i contenuti aziendalistici. Speriamo che questa ragionevole proposta e sia accolta e che non si debba aspettare il prossimo intervento riformatore, che richiede tempi lunghi, per rimettere a posto le cose.