La valutazione sintetica? No, grazie: demotiva gli alunni, pure alla maturità andrebbe cambiata. Il pedagogista Benvenuto non ha dubbi – VIDEO

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Faccia a faccia con il pedagogista Guido Benvenuto, ordinario in Metodologia della Ricerca Educativa nella Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università di Roma La Sapienza: a margine del convegno svolto a Roma Tre sui 70 anni dal libro simbolo di Aldo Visalberghi, il prof Benvenuto indica alla ‘Tecnica della Scuola’ un modello alternativo a quello che si sta imponendo con l’attuale Governo. A partire dalla maturità, i cui parametri valutativi andrebbero mutati: secondo il docente accademico, “purtroppo l’attuale modello rimanda a quelle che sono le indicazioni dei voti, frutto spesso di letture diversificate”, quindi soggettive, “da parte degli insegnanti”.

Certamente, prosegue, “è importante valorizzare il percorso”, quindi attraverso i crediti scolastici, ma la valenza del “colloquio si sta troppo restringendo”, invece “dovrebbe essere maggiormente valorizzato”.

Secondo Benvenuto, “la scuola oggi si sta allontanando a quelle che sono le dimensioni di motivazione e dei percorsi davvero utili all’apprendimento: purtroppo la scuola selettiva si contrappone a quella inclusiva e i voti hanno un ruolo ancora troppo soggettivo, quindi andrebbero in qualche modo riconsiderati”.

Su Visalberghi ha detto che già 70 anni “difendeva una scuola in grado di trasformare la società e che fosse soggetta a quelle che sono le differenze e i condizionamenti sociali che troppo spesso sono al di sopra dei percorsi scolastici”.