
Introdurre la settimana nazionale della scrittura a mano e incentivare nelle scuole la lettura dei libri tradizionali attraverso l’istituzione dell’ora obbligatoria di letto-scrittura su carta: le proposte legislative, promosse da tempo anche da ministro Giuseppe Valditara, sono state presentate dall’intergruppo parlamentare nato lo scorso ottobre, su impulso dell’Osservatorio Carta, Penna & Digitale della Fondazione Luigi Einaudi. A renderle note, in Senato lunedì 19 maggio nella Sala Nassirya, sono stati i parlamentari Lavinia Mennuni e Monica Ciaburro, alla presenza del direttore dell’Osservatorio ‘Carta, Penna & Digitale’ Andrea Cangini, del neurologo Pierluigi Brustenghi e della grafologa Valeria Angelini.
Durante la presentazione è stato detto che diversi neurologi associano il deterioramento cerebrale e le difficoltà di apprendimento tra i giovani con l’abuso di smartphone.
“Lettura e scrittura su carta – ha spiegato Brustenghi – oltre a migliorare competenze linguistiche, memoria, attenzione, concentrazione e spirito critico, sono un’insostituibile ginnastica che consente di sviluppare a pieno le facoltà mentali. Non meno importanti sono i vantaggi sotto l’aspetto psicologico: giovani e adulti leggendo acquistano calma, limitano scatti d’ira e aggressività e sono meno ansiosi”.
Oggi invece, ha sottolineato, “a causa dell’abuso che soprattutto i più giovani fanno dei dispositivi digitali, riscontriamo un gran numero di disturbi di carattere cognitivo gravi e di disturbi di carattere psichiatrico gravi. L’ospedale Bambino Gesù di Roma ha aumentato del 500% le consulenze neuro-psichiatriche in età evolutiva”.
La richiesta dell’istituzione di una “Settimana nazionale della scrittura a mano”, a prima firma della deputata Ciaburro, ha di recente terminato il suo iter in commissione Cultura alla Camera ed è ora pronta ad arrivare in Aula.
L’articolato stabilisce che l’iniziativa è fissata ogni anno a partire dal 15 gennaio, per valorizzare il corsivo e la calligrafia come strumenti fondamentali per lo sviluppo cognitivo e la conservazione della cultura italiana: l’obiettivo, riporta Adnkronos, è costituire anche un Comitato nazionale, presso il ministero della Cultura, per coordinare le attività che si terranno nell’ambito della settimana nazionale e preparare la candidatura della scrittura a mano in alfabeto latino come patrimonio Unesco.
“Scrivere a mano – ha sottolineato la grafologa Angelini – è molto più di un semplice esercizio motorio, è un atto intimo, profondo, che ci connette con noi stessi e ci costringe a fermarci, a pensare prima di agire, e a dare forma a ciò intendiamo dire”.
È depositato invece al Senato il disegno di legge, presentato dalla senatrice Lavinia Mennuni, che mira a rafforzare la presenza delle biblioteche scolastiche e introduce un’ora settimanale obbligatoria di lettura su carta e calligrafia nelle scuole primarie.
Il progetto prevede anche contributi pubblici per enti, associazioni e istituti scolastici che promuovano progetti di alfabetizzazione e sensibilizzazione sull’importanza della lettura tradizionale.
“Dopo una prima fase di sensibilizzazione ora passiamo all’azione – ha detto Cangini – Le proposte di legge illustrate oggi puntano a porre un argine contro quello che per molti è il più grande problema del nostro tempo: l’abuso dei dispositivi digitali. Il fatto che i giovani scrivano sempre meno, ma digitino, e che leggano ormai solo su schermi, li sta portando a una progressiva perdita delle loro facoltà cognitive. Ben consapevoli delle grandi opportunità derivanti dal digitale, che però va governato, riscoprendo carta e penna non puntiamo a un ritorno al passato, ma a dare ai ragazzi gli strumenti per affrontare al meglio il futuro”.