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Lettera al Presidente del Consiglio sulle immissioni in ruolo

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Gentile Presidente del Consiglio Matteo Renzi, giorno 11 Novembre mi ha ringraziato per aver accettato la proposta che il Ministero mi ha formulato, mi ha dato il benvenuto nella comunità delle donne e degli uomini che lavorano a tempo indeterminato per lo Stato.
Lei sostiene di conoscere bene la rabbia e le nostre frustrazioni per essere considerati pacchi postali da spedire in varie zone della provincia e attendere le convocazioni di fine agosto come un rito umiliante e angoscioso.
E sempre nella sua mail sostiene che dopo anni di frustrazione oggi tutto e’ cambiato con la Buona Scuola;  Poi lei riporta testualmente :” vi hanno chiesto di fermarvi, raccontando tante falsità come quella di chi diceva che le assunzioni ci sarebbero state comunque in nome di una presunta sentenza europea. Non è così, naturalmente  Il Suo lavoro è persino più importante del mio. Lei si occupa di educazione e non c’è priorità più grande per l’Italia dei prossimi anni. Lei lavorerà nella scuola più tempo di quanto io starò al Governo. La prego, dal profondo del cuore: non ceda mai al vittimismo, alla rassegnazione, alla stanchezza”.

Carissimo Presidente del consiglio dello stato di cui io faccio parte e da cui dovrei sentirmi tutelata e protetta, adesso le racconto come io ho visto la Buona Scuola dal mio piccolo punto di vista.
20 anni fa ho partecipato un concorso ho studiato tanto per superarlo, perchè quello era l’ultimo concorso abilitante . L’ ho vinto e sono entrata nelle GAE . A seguire per anni il silenzio assoluto. Molti di noi ci siamo dovuti trovare altre occupazioni nell’ attesa e nella speranza di potere fare il lavoro dei nostri sogni, fiduciosi comunque che prima o poi il nostro sogno si sarebbe realizzato.
Ma no, ecco che arriva il CONCORSO del 2012,dalla quale sono uscite le cosiddette GRADUATORIE DI MERITO. Cosa avrebbe pensato lei al posto nostro come docente appartenente alle GAE ? comunque siamo stati in silenzio ma amareggiati e demoralizzati . Ma ecco che arriva la BUONA SCUOLA con le promesse che lei ben conosce, dopo anni di silenzi ecco che di nuovo si parla di GAE , assunzioni dalle Gae al sud !!! sembrava quasi un miracolo, si noi in tutto il sud lo abbiamo vissuto in questo modo. Io non so se lei e’ a conoscenza  del  momento che viviamo in tutto il sud Italia, sicuramente no. La situazione e’ veramente pesante dal punto di vista occupazionale , molte fam iglie non hanno lavoro,  chi  lo ha  passa da un ammortizzatore sociale all’altro , si assiste in continuo a chiusure di piccole attivita’. Ecco in quale quadro economico si e’ inseritala la sua BUONA SCUOLA per noi del sud.

Sono stata la prima, carissimo Presidente, a prendere le sue difese e a dire che lei era stato il primo a rimettere in gioco le GAE e solo per questo aveva la mia stima, fiduciosa che il piano straordinario avrebbe rispettato uun unico criterio e cioè quello meritocratico .Ma ecco che piano piano si scopre l’ altra faccia della medaglia, GIA’ IN FASE DI ASSUNZIONE  LA PRECEDENZA VIENE DATA ALLE GRADUATORIE DEL CONCORSO DEL 2012, E PER  CONCLUDERE ADESSO ANCHE IN FASE DI MOBILITA’ SIAMO GLI UNICI CHE ANDIAMO SU AMBITI NAZIONALI . Come al solito ci state trattando come l’ultima ruota del carro !!!! NOI  DELLE GAE SIAMO VINCITORI DI UN CONCORSO ABILITANTE , questo concetto e’ chiaro o no ? Perche’ ci state facendo questo? siamo finiti tutti fuori dalle nostre regioni , lontane dalle nostre famiglie. Presidente lei scrive nella sua lettera : “Spero che possa festeggiare con la Sua famiglia, con i Suoi cari, con i Suoi amici. Brindo metaforicamente al Suo lavoro.” Oggi che giochiamo a carte scoperte secondo lei come ci possiamo sentire? come possiamo vivere la realizzazione di questo sogno? La maggior parte di noi ha dovuto per forza presentare questa domanda sia  per un’atmosfera mediaticamente diffusa che successivamente a questo piano straordinario sarebbe stato difficile o addirittura impossibile avere il ruolo , sia  per la totale carenza di possibilità lavorative. MI chiedo quale reato abbiamo commesso per meritare questa disparità di trattamento anche se facciamo parte della stessa categoria, cioe’ quella di docenti ? Sempre nella sua mail lei mi dice : ” Lei ha una responsabilità meravigliosa e difficilissima, non si stanchi mai di crederci, anche quando Le sembrerà difficilissimo. L’Italia di domani sarà come la faranno i professori di oggi. ”  

Che stato d’animo hanno i professori che la sua Buona Scuola ha messo in ruolo a  1500 chilometri dai propri cari  senza garanzia alcuna di tornare nella propria regione dove ha regolarmente vinto il concorso? e che dire del sicuro impoverimento al quale andremo incontro dovendo impiegare il 60% circa della nostra retribuzione in spese logistiche dovute ad un trasferimento al nord Italia?
I giornali riportano in data di ieri 12 Marzo 2016 la sua dichiarazione : ” quelli che dicevano ci deporteranno sono stati assunti tutti nella stessa regione. Ci sono poveri cristiani che non hanno fatto domanda perchè consigliati così da alcuni sindacalisti e sono rimasti a spasso.”

Rifletta caro Presidente e si metta al posto nostro. Come deve sentirsi una madre o un padre che deve sostenere la sua famiglia in questa situazione? per non parlare di quelle coppie dove sono entrambi insegnanti , che non sanno se potranno vivere nella stessa regione.
Dimenticavo presidente Complimenti per il traguardo raggiunto per la legge sulle  Unioni civili, contestualmente in Italia a Settembre si divideranno decine di migliaia di famiglie e questo grazie alla BUONA SCUOLA e anche all’ ingenuità di noi insegnanti che abbiamo creduto alla situazione prospettata “di ultimo treno su cui salire”.

Non mi piace usare il termine deportazione quando si parla di noi insegnanti assunti nel piano straordinario, perche’ e’ un termine ormai legato ad un momento storico molto triste, però mi permetta caro presidente di consigliarle di riflettere prima di asserire davanti agli italiani : “Quelli che dicevano ‘ci deporteranno’  sono stati assunti tutti nella stessa regione. ” FASE B ( SIA DA GM CHE DA GAE ) e FASE C( DA GAE )  NON SIAMO NELLE NOSTRE REGIONI e  a quanto sembra non lo saremo per molti anni !!     
Poi faccia una rapido conto di queste fasi e le verrà fuori il reale numero  di quanti di noi sono e saranno costretti a scegliere se emigrare o abbandonare il sogno di una vita.

Scusi lo sfogo