Home I lettori ci scrivono Lettera aperta a Francesca Puglisi

Lettera aperta a Francesca Puglisi

CONDIVIDI

La disponibilità di recente da Lei manifestata a trovare con i tecnici del MIUR una risoluzione per i diplomati magistrali con titolo conseguito entro l’a.s. 2001/2002 per il loro inserimento nelle Graduatorie ad Esaurimento, irragionevolmente esclusi, rappresenta indubbiamente un concreto segnale da parte di un autorevole esponente della maggioranza di Governo a pervenire ad una doverosa risoluzione di una questione che si trascina, incomprensibilmente.

A tale riguardo, non è a caso che il Consiglio di Stato, Sez. VI, in sede giurisdizionale, con sentenza n.1973 del 16 aprile 2015, sanciva il DIRITTO dei suddetti diplomati ad essere inseriti nelle Graduatorie ad Esaurimento, annullando il DM 235/2014 nella parte in cui esso non consentiva a coloro i quali avevano conseguito il diploma di abilitazione magistrale entro l’a.s. 2001/2002, l’inclusione in tali graduatorie.

A fronte di tale autorevole decisione, il MIUR con Nota n. 19621 del 6 luglio 2015, non tenendo presente di invocare il principio dell’autotutela, proprio per rimediare ad una manchevolezza commessa con leggerezza nel passato, poneva in essere un ulteriore errore: consentire l’inserimento nelle suddette graduatorie solo a coloro i quali avevano ottenuto una sentenza “favorevole” da parte della magistratura.

In tal modo, “l’inserimento” più che un diritto, si è trasformato in un traguardo da conseguire in tribunale demandando tutto all’interpretazione soggettiva dei giudici.

Attualmente, i diplomati magistrali ante 2002 destinatari di pronunce giudiziali favorevoli sono stati inseriti nelle Graduatorie ad Esaurimento; altri, pur avendo gli stessi requisiti, si sono visti respingere dalla stessa magistratura la loro legittima richiesta.

Alla luce di questa evidente disparità di trattamento, è compito del PD, partito di maggioranza relativa, farsi carico del problema, ponendo rimedio a questa grave discriminazione tra cittadini aventi lo stesso titolo e gli stessi diritti.

RingraziandoLa vivamente per l’attenzione posta alla questione, Le porgo deferenti ossequi e Le auguro ogni bene.