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Libri di testo: crescono dell’1,35 per cento i prezzi di copertina

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L’istruzione diventa un investimento per le famiglie italiane. Lo dichiarano i dati presentati a Roma, nella sala Esedra della Residenza Ripetta, da Renato Mannheimer. L’indagine è stata voluta dall’Associazione Italiana Editori (Aie).
Sono cresciuti in media dell’1,35% i prezzi dei libri di testo scolastici. L’analisi, che ha comparato il listino prezzi 2002 sul 2003 dei 31.895 libri di testo presenti in commercio, ha messo in evidenza come per la scuola media inferiore la variazione rispetto all’anno precedente sia del +1,26%: i libri di corso crescono del +1,78%; i libri di supporto (sussidiari, eserciziari, ecc.) del +0,89%; atlanti, codici e dizionari del +1,71%.
Per la scuola superiore invece lo scostamento risulta del +1,38%: i libri di corso crescono del +1,56%; i libri di supporto del +1,16%; atlanti, codici e dizionari del +1,49%.

Più della metà dei libri di testo (il 55%) ha comunque mantenuto un prezzo stabile; il 12% ha registrato un aumento inferiore al 2,5%; il 22% ha avuto un rincaro tra il 2,5 e il 3% e l’11% ha superato il 3%.

Ma l’analisi è andata anche oltre, evidenziando come per gli italiani l’istruzione dei figli sia una priorità assoluta. La ricerca – condotta su un campione rappresentativo della popolazione di 4.206 individui con più di 13 anni, di cui 1.246 genitori con figli che vanno a scuola – non lascia dubbi: più della metà degli italiani la inserisce tra le prime tre voci di spesa per cui vale la pena spendere i risparmi della famiglia, seconda solo alla casa. Per il 78% dei genitori è la priorità assoluta.

Ciò sta a significare che per gli italiani l’istruzione è molto importante tant’è che il 53 per cento dei genitori è disposto a spendere di più perché il figlio possa studiare su libri aggiornati e la qualità del testo è considerata essenziale.