Home Archivio storico 1998-2013 Generico Libri in formato digitale, la metà degli studenti sembra non gradire

Libri in formato digitale, la metà degli studenti sembra non gradire

CONDIVIDI

Uno studente su due sembrerebbe non gradire la novità imposta dal ministero dell’Istruzione, attraverso la Circolare n.18 del 9 febbraio scorso, che dal prossimo anno scolastico introduce i testi scolastici in versione “mista”, quindi obbligatoriamente da fruire in versione cartacea e digitale. In base ad un sondaggio promosso dal portale Studenti.it, a cui hanno partecipato oltre mille utenti, quasi la metà degli studenti ha espresso la sua contrarietà. Alla domanda “dal prossimo anno libri in formato digitale: ti piace la novità?”, il 46% ha risposto “No, preferisco la carta”. Così se un 32% di studenti ritiene che la svolta digitale farà risparmiare. Mentre il 20% apprezza l’impatto positivo che una innovazione del genere avrà sull’ambiente, quasi la metà dei partecipanti al sondaggio si è rivelato, contro ogni previsione, tradizionalista e ha dichiarato di preferire il caro vecchio libro di carta.
Il risultato diventa ancora più sorprendente se si pensa che a rispondere sono stati utenti, con ogni probabilità giovani, in grado di connettersi ad internet (visto che il sondaggio del portale studentesco è stato condotto solo attraverso il web). Viene da sé che qualora dovessero essere utilizzate delle modalità tradizionali, quindi per via cartacea, le risultanze potrebbero essere ancora più negative. Insomma, l’introduzione dei libri di testo in versione digitale, da integrare con quelli tradizionali cartacei, non sembrerebbe partire con il massimo dei consensi.
Anche tra i commenti al sondaggio, ‘postati’ da studenti, primeggiano quelli negativi: “apparte che non si risparmia – sostiene Alessandro – in quanto a carta perchè i libri devono essere prodotti e comprati anche in forma cartacea; il secondo punto è che un ragazzo non può studiare su un dispositivo elettronico dopo una o due ore gli occhi cominciano a farti male”. Secondo Valeria si tratta di un’iniziativa da bocciare, senza se e senza ma: “non sono per niente d’accordo – scrive la studentessa – ma dove andremo a finire continuando così?? cavolo,ci sono tantissime cose da riformare nelle scuole italiane..e parlo io che vi dico che non ho nemmeno una "scuola" una struttura e siamo alloggiati in un posto mal conciato da 4anni! e loro che fanno?? pensano ai libri digitali.. povere Italia..poveri noi…
Secondo un genitore, Elisabetta, il progetto del Miur va invece apprezzato perché allinea l’Italia a realtà già avanti su questo fronte. Rimangono però delle perplessità, soprattutto di carattere economico: “In Francia i libri si prendono in comodato d’uso dalla biblioteca. A fine anno si restituiscono e si pagano solo se non sono più in buono stato. Sarebbe bellissimo anche questo sistema ma probabilmente i professori vorrebbero tutti il libro e poi mi chiedo…chi ha già adottato vecchi testi e può riutilizzare quelli dei fratelli più grandi, ad esempio? Spero che non li cambino per l’ennesima volta, per noi genitori a settembre/ottobre è un salasso!!”.