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Libri scolastici, l’inflazione fa aumentare i prezzi: con l’usato si risparmia fino al 50%. Rivalutata la figura del libraio

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Come ogni anno, in queste settimane, i genitori e gli studenti iniziano a pensare ai testi scolastici da acquistare per l’anno scolastico in procinto di iniziare. Stavolta, però, c’è l’inflazione di mezzo. Ciò significa che i prezzi dei libri scolastici originali, per molte famiglie, sono praticamente fuori dalla portata.

La soluzione? L’usato. Comprare libri già usati permette, come riporta Libraccio, di risparmiare del 50% sul costo. Secondo l’Istat l’inflazione a giugno è salita all’8% (mai così alta dal 1986), che si traduce in una spesa più cara per 2.457€ per una famiglia tipo, e per 3.192€ per una famiglia con due figli. Per questo molti nuclei familiari sono praticamente costretti a passare all’usato.

A cosa ricorrono le famiglie alle prese con il caro libri

“Tra pandemia e inflazione, questi sono stati anni turbolenti per l’editoria in generale, e per quella scolastica in particolare: basti pensare alla didattica a distanza, all’aumento del costo della carta e dell’energia e a quello dei trasporti”, ha commentato Edoardo Scioscia, Amministratore Delegato e tra i soci fondatori di Libraccio.

Scioscia ha anche notato che si tende sempre più ad affidarsi a professionisti fidati: “Le famiglie, poi, sempre più spesso trovano nella figura del libraio un aiuto fondamentale per orientarsi negli acquisti”, ha continuato.

Il caro libri, come abbiamo già discusso, si farà sentire eccome nei portafogli delle famiglie italiane: come riportato da La Repubblica, infatti, si parla addirittura di una spesa pari a 500 euro in Lombardia per un primo anno di liceo.