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L’insegnamento nella società digitale

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È un dovere del docente e, contemporaneamente, un suo diritto quello di rispecchiare pienamente la dinamicità culturale attuale e di rispondere alle esigenze dei suoi studenti padroneggiando una gamma di strategie didattiche che sia la più ampia possibile. In una fase delicata per l’istituzione scolastica, caratterizzata da un ampio divario tra docente e discente, è più che mai necessario che l’insegnante torni a essere un punto di riferimento aggiornato e pronto ad affrontare le sfide del presente.

È indispensabile che chi insegna sviluppi progressivamente la sua professionalità, nonché i mezzi per realizzarla. La formazione digitale continua si rivela fondamentale per incrementare la qualità dell’insegnamento e garantire un’istruzione efficace, nell’ambito di una necessaria azione di rinnovamento organizzativo, strutturale e metodologico dell’intero sistema scolastico.

A tal riguardo nell’ultimo lustro si è svolto un massiccio intervento ministeriale di spinta all’innovazione didattica e alla digitalizzazione della scuola. Si sono succeduti due piani nazionali di formazione (PNSD – Piano Nazionale Scuola Digitale) seguiti da una formazione altrettanto consistente su finanziamenti europei (PON 2014-2020). In parallelo ai piani nazionali di formazione la dimensione social del web ha spinto i docenti più innovativi a proporsi come formatori e a creare situazioni di dibattito professionale prima mai visti.

Tutto ciò è stato estremamente positivo, ma non può essere il finale di partita. Le pratiche presentate non hanno in molti casi sopportato alcuna valutazione che ne certifichi la qualità, infatti, è importante discuterle e riprovarle, inoltre è necessario che esse vengano analizzate e che ne vengano valutati gli impatti sul miglioramento dei processi di insegnamento/apprendimento.