Home Attualità Locatelli (Cts) su AstraZeneca, valutazioni sulla somministrazione ai giovani

Locatelli (Cts) su AstraZeneca, valutazioni sulla somministrazione ai giovani

CONDIVIDI

I recenti casi di cronaca legati (seppur da accertare) ai vaccini AstraZeneca, inducono a nuove riflessioni. Prima il caso della 18enne di Sestri Levante, sottoposta a due interventi, e adesso in condizioni gravi ma stabili. Poi, l’ultimo caso, nel savonese, una 34enne, colpita da trombosi, ancora in seguito alla somministrazione di una dose di AstraZeneca.

Riflessioni che portano le Regioni a pensare se mantenere gli open day aperti anche ai giovani. Alcune li manterranno, altre si muovono per cancellarli. Scelta quest’ultima, fatta dall’Asl Napoli 2 che ha revocato l’open day programmato con AstraZeneca a tutti i residenti di oltre 18 anni, senza prenotazione. In Veneto il governatore Zaia aveva già deciso di non somministrare più AstraZeneca e Johnson&Johnson sotto i 60 anni. Sulla stessa scia la Sardegna che non utilizza AstraZeneca fuori dalle fasce previste, nemmeno negli open day dedicati.

In Sicilia e nel Lazio invece restano le vaccinazioni su base volontaria con giornate dedicate ad AstraZeneca.

Ma a dare presto nuove indicazioni sarà il Comitato Tecnico Scientifico che potrebbe vietare la somministrazione di AstraZeneca agli under 30 o 40.

Il coordinatore del Cts Franco Locatelli ha ricordato che il vaccino anglo-svedese è raccomandato per i soggetti sopra i 60 anni d’età, mentre il sottosegretario alla salute Pierpaolo Sileri abbassa l’età dei maggiori benefici a danno dei rischi agli over 50.

L’immunologo Giuseppe Remuzzi ha affermato che “sulla base dei dati pubblicati da Science e riferiti al Regno Unito, è emerso che il rischio di complicazioni gravi per AstraZeneca, come la trombosi associata a trombocitopenia, tra i 20 e i 29 anni era di 1,1 per 100mila, mentre il rischio di avere una forma grave di Covid va da 0,8 a 6,9 per 100mila”. Per questo l’Ema ha deciso di non sconsigliare le somministrazioni per genere o fasce d’età, lasciando la decisione ai singoli Stati.