Home Attualità L’orario dei dipendenti pubblici sarà rilevato dalle impronte digitali

L’orario dei dipendenti pubblici sarà rilevato dalle impronte digitali

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Dopo la pausa estiva il governo Conte farà sul serio. Anche sulla pubblica amministrazione. In una delle prime interviste da neo ministro della Pa, Giulia Bongiorno aveva tuonato contro i furbetti del pubblico impiego annunciando l’arrivo delle rilevazioni biometriche.

Nel 2016, in base ai numeri a disposizione della Ragioneria dello Stato, i giorni di assenza sono stati 129 milioni (60,8 per gli uomini e 68,9 per le donne) su una platea di 3,2 milioni di dipendenti pubblici. Cifre in calo, ma che non bastano per l’esecutivo giallo-verde che ha deciso di entrare in azione per ulteriori gravi episodi che dimostrare l’inidoneità del sistema tradizionale di rilevazione delle presenze (il badge o il foglio firme).

Il decreto “Concretezza”

Ecco il disegno di legge che la Bongiorno porterà al vaglio del Consiglio dei Ministri dopo le ferie di agosto. Il decreto “Concretezza”, punta sulla tecnologia per fermare il fenomeno dell’assenteismo. All’articolo 2 del provvedimento, secondo le ultime indiscrezioni di stampa, si legge che l’orario di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche verrà rilevato tramite sistemi di identificazione biometrica. Cioè, impronte digitali, mappe dell’iride, riconoscimento vocale.

A questo si aggiungeranno i meccanismi di videosorveglianza. Il governo, però, dovrà stare attento a rispettare la privacy dei dipendenti e nel varo del decreto attuativo sarà sentito il Garante della privacy.

Non è finita qui: accanto alla stretta anti-assentismo, ci sarà un Piano nazionale delle azioni concrete per l’efficienza delle pubbliche amministrazioni, un piano straordinario di assunzioni (si punta all’anticipo nel 2019 delle assunzioni previste nel triennio fino al 2021) e una spending review anche nelle prefetture.