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Manovra Monti, i Cobas “scioperano” il 12 pomeriggio

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Il decreto “salva-Italia” approvato dal Governo Monti ed in questi giorni al vaglio del Parlamento non sembra aver ricompattato tutti i sindacati. Almeno nel settore scolastico, dove l’astensione dal lavoro dell’ultima ora di servizio proclamata per il 19 dicembre (dopo oltre tre anni di dissidi anche dalla Cgil) dai sindacati più rappresentativi, non è stata vista di buon occhio dai Cobas. Con un durissimo comunicato, il portavoce nazionale, Piero Bernocchi, ha fatto sapere che sulla manovra “mentre centrodestra e centrosinistra sottoscrivono, Cgil, Cisl e Uil, tagliate fuori malgrado avessero accettato con calore Monti, hanno dato segni di vita, ma evitando di arrivare ad un vero sciopero generale, per il timore di effetti importanti sul quadro politico e non sollecitando una forte mobilitazione popolare”. Secondo il portavoce dei Cobas “lo sciopero, assurdamente frammentato, vedrà in campo il 12 dicembre solo la parte del lavoro privato su cui non grava la legge 146 antisciopero, e il 19 il Pubblico Impiego senza la scuola (solo una ora, insignificante nel contesto): e sopratutto la piattaforma degli scioperi non respinge l’intera ‘manovraccia’ ma chiede alcuni ritocchi che non ne cambierebbero la natura antipopolare”.
Malgrado la forte presa di distanza dagli altri sindacati, Bernocchi reputa che “il 12 dicembre può essere comunque una giornata di mobilitazione. che spetta anche a noi potenziare il più possibile”. Perciò i Cobas hanno convocato (come anche la Fiom) lo sciopero dell’intera giornata dei metalmeccanici e scioperi articolati a livello locale in altri settori del lavoro privato. Per quanto riguarda la scuola, per la quale la richiesta di sciopero (come per i servizi ed i trasporti pubblici) deve essere formalizzata con almeno dieci giorni di preavviso, il sindacato di base ha deciso di radunare i lavoratori nel pomeriggio del 12 dicembre: “nelle principali città manifesteremo insieme anche a quei lavoratori e lavoratrici del pubblico impiego e della scuola che non potranno scioperare – ha spiegato Bernocchi – . In particolare a Roma l’appuntamento per tutti sarà a piazza del Pantheon alle ore 16. Presidi e sit-in poi proseguiranno (sempre nella capitale Camera e al Senato) nei giorni seguenti in contemporanea con le votazioni in Aula”.