Home Sicurezza ed edilizia scolastica Manutenzione straordinaria nelle scuole di Cervia per migliorare la sicurezza

Manutenzione straordinaria nelle scuole di Cervia per migliorare la sicurezza

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Il programma degli interventi di manutenzioni degli immobili comunali di Cervia e relative pertinenze prevede una spesa di 5 milioni di euro sul quadriennio 2016/ 2019 e sul relativo accordo quadro.

La giunta ha approvato i progetti di fattibilità per le manutenzioni straordinarie per ulteriori opere di messa in sicurezza delle scuole per l’anno 2019 per un importo stimato di 200.000 euro e di 335.000 euro per adeguamenti sismici e ulteriore messa insicurezza delle scuole. Ai progetti di fattibilità seguiranno i progetti esecutivi e l’affidamento dei lavori.

Durante il periodo estivo si potranno eseguire tutti gli interventi programmati. Atal riguardo si ricorda che l’adeguamento sismico delle strutture (spesso indicato anche con l’inglese seismic retrofit) consiste nella modificazione delle costruzioni esistenti per renderle più resistenti all’azione sismica, ossia al movimento del terreno dovuto a un terremoto. Tra le varie strategie si possono enumerare:

  • L’incremento della capacità globale (rafforzamento). Questo tipicamente viene ottenuto con l’aggiunta di controventi o di nuovi muri portanti.
  • La riduzione della domanda sismica grazie a elementi dissipativi supplementari e l’utilizzo di sistemi per l’isolamento della base dell’edificio dal movimento sismico.
  • L’aumento della resistenza (capacità locale) degli elementi strutturali. Questa strategia riconosce la capacità intrinseca delle strutture esistenti, e dunque adotta un approccio più efficace nel migliorare selettivamente la capacità locale (deformazione/duttilità, resistenza o rigidità) di alcuni componenti strutturali.
  • Retrofit tramite indebolimento selettivo. Questa è una strategia contro-intuitiva per cambiare i meccanismi anelastici della struttura, pur riconoscendo la capacità intrinseca della struttura.
  • Eliminazione delle connessioni rigide tra gli edifici (ponti di passaggio in cemento armato) e loro eventuale sostituzione con eventuali ponti scorrevoli (in metallo, anche deformabile) per permettere libertà di movimento tra strutture che di fatto sono indipendenti nella loro risposta oscillatoria al sisma.