
Una giornata densa di simboli e parole forti quella che ha segnato la prima visita ufficiale di Papa Leone XIV al Quirinale. Accolto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel Cortile d’Onore, il Pontefice è giunto a Palazzo accompagnato dal picchetto dei corazzieri, accolto dagli inni nazionali e da un saluto caloroso. Dopo un colloquio privato di circa quaranta minuti nello Studio alla Vetrata, i due capi di Stato hanno tenuto i loro discorsi nel Salone delle Feste, davanti alle massime autorità italiane.
Mattarella ha aperto l’incontro sottolineando il “legame imprescindibile” tra Italia e Santa Sede, richiamando la necessità di “disarmare gli animi e le parole” per costruire una pace duratura, “non una semplice parentesi tra due esplosioni”. Il Presidente ha ribadito la centralità della soluzione “due popoli due Stati” per il Medio Oriente, denunciando le sofferenze di Gaza e l’aggressione russa all’Ucraina. “Non vogliamo arrenderci a una società dominata da oligarchi – ha ammonito – ma fondare la democrazia su dignità, solidarietà e giustizia”.
Il Pontefice ha raccolto l’appello, ponendo al centro del suo intervento il valore della pace e della giustizia. “Viviamo tempi feriti da guerre e miseria – ha detto – ma la costruzione della pace richiede giustizia, equità e cooperazione tra i popoli”. Leone XIV ha espresso riconoscenza all’Italia per l’impegno verso i migranti e per gli aiuti ai bambini di Gaza, definendoli “contributi forti ed efficaci per la convivenza dignitosa dell’umanità”.
Tra i temi più sentiti, il Papa ha toccato anche quello del calo della natalità, invitando a sostenere le famiglie “con lavoro dignitoso e condizioni eque”, e ribadendo il valore della vita “dal concepimento alla morte”. Un passaggio significativo è stato il richiamo alla necessità di custodire le tradizioni contro “modelli fluidi e massificanti” che minano l’identità culturale: “Non disprezziamo ciò che i nostri padri ci hanno trasmesso”.
La cerimonia si è conclusa con lo scambio dei doni – tra cui un mosaico vaticano del Colosseo e un’acquaforte del XVII secolo – e con una visita privata del Papa ai saloni del Quirinale, antica residenza dei Pontefici prima della Breccia di Porta Pia.
Nel cortile, prima di lasciare il Colle, Papa Leone XIV e Sergio Mattarella si sono scambiati una stretta di mano lunga e affettuosa.



