
Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, è stato ricoverato nella serata di martedì 15 aprile all’ospedale Santo Spirito di Roma per un impianto di pacemaker: si tratterebbe, assicurano dal Quirinale, di un intervento programmato – nel reparto di Roberto Ricci, primario di cardiologia del nosocomio romano – che non desta alcuna preoccupazione. Sempre fonti del Colle hanno fatto sapere che Mattarella nel corso della giornata aveva lavorato ricevendo, alle ore 18, anche il presidente del Montenegro.
Tra le varie attività svolte dal Presidente prima del ricovero, c’è stata anche una lunga lettera, colma di osservazioni, rispetto ad un progetto di legge approvato dal Parlamento all’unanimità: rivolgendosi ai presidenti delle Camere, Fontana e La Russa, e alla premier Giorgia Meloni, Mattarella ha chiuso la missiva chiedendo di “considerare con attenzione i predetti rilievi e a valutare interventi integrativi e correttivi“.
Nella lettera, che accompagna la promulgazione della proposta di legge per i benefici a favore delle vittime ‘derivanti da cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali o autostradali di livello nazionale’, approvata dal Senato il 21 novembre 2024 e dalla Camera il 20 marzo 2025, Mattarella apprezza la “decisione del Parlamento” di attivare “una significativa manifestazione di solidarietà nei confronti della sofferenza dei familiari di vittime di eventi drammatici”. Poi, però, aggiunge che non può sottrarsi “al dovere di segnalare taluni punti che non appaiono in linea con principi e norme della Costituzione“.
Secondo il Capo dello Stato, i risarcimenti da assegnare ai parenti delle vittime non possono limitarsi alle famiglie del “Ponte Morandi“: una strage dolorosa, che però non può reputarsi unica nell’ambito di un campo d’azione ben più ampio. Tra i tragici accadimenti da includere, Mattarella cita il disastro del 2002 del crollo della scuola di San Giuliano di Puglia, nel Molise, a seguito di un terremoto.
Scrive, infatti, sempre il Presidente della Repubblica, che lo stesso trattamento di solidarietà e sostegno devono avere le “vittime di eventi relativi a strutture di altra natura, in particolare il cedimento di scuole, primo fra tutti il caso del crollo di una scuola elementare con la morte di tanti bambini presenti nelle aule con i loro maestri“.
Mattarella punta poi l’indice sulla assurda differenza di trattamento tra genitori sposati e non: il testo del progetto di legge prevede, infatti, sul ristoro ai parenti delle vittime di crolli di strade e autostrade contiene una norma definita “discriminatoria”, perché penalizza coloro che hanno dato vita ad Unioni civili rispetto al matrimonio, nonché “una inaccettabile discriminazione tra i figli delle vittime sulla base dello stato civile dei genitori”.
Il Capo dello Stato avanza anche un interrogativo pesante sulla scelta di consentire i risarcimenti solo alle vittime di incidenti su “strade nazionali”: suscita riserve” la limitazione dei benefici a ‘vittime di eventi dannosi derivanti da cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali o autostradali di rilievo nazionale”.
Questo, provocherebbe “incertezza interpretativa della categoria di infrastruttura ‘di rilievo nazionale’ che non risulta di agevole determinazione”. Dubbi anche per “l’esclusione di analoghi benefici nel caso di vittime di cedimenti di altre sedi stradali”. Ma il presidente va oltre nei rilievi e aggiunge: “appare quanto meno fortemente dubbia anche la conformità al principio di eguaglianza della decisione di limitare i benefici ai casi di cedimenti stradali”.
Infine, il Capo dello Stato ha segnalato le poco chiare scelte nella distribuzione dei fondi: “l’articolo 4 demanda – scrive – a norme secondarie il compito di individuare gli eventi dannosi – presenti e futuri – nonché i soggetti aventi diritto ai benefici economici previsti, attribuendo a tali fonti ampio margine di discrezionalità. Tale previsione non appare in linea con il sistema costituzionale”.
Pd e Italia Viva definiscono “giusti” i rilievi del Quirinale e assicurano che daranno il loro contributo affinchè il Parlamento accolga i “suggerimenti” di Mattarella.
Intanto, sono tantissimi gli attestati di stima e di pronta guarigione rivolti al Presidente. Tra i primi a inviare gli auguri figura il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
Dalla maggioranza è stato il gruppo di Fratelli d’Italia a esprimere parole di pronto recupero: “Rivolgiamo al presidente Sergio Mattarella, a nome dei deputati e dei senatori di Fratelli d’Italia, gli auguri di rapida ripresa e di ritornare quanto prima nel suo ruolo di custode dei valori della nostra Costituzione”.
Gli impegni del Capo dello Stato, ricorda l’Ansa, per le prossime settimane sono tantissimi: dall’agenda del Quirinale si vede che il primo è già il prossimo 23 aprile quando dovrà incontrare gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, nella ricorrenza dell’80’° anniversario della Liberazione.
Ma soprattutto al Quirinale è cerchiata in rosso la data del 25 aprile per la festa della Liberazione. Il capo dello Stato è atteso quest’anno a Genova.