
In occasione del Primo Maggio, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato un messaggio forte dal cuore dell’industria farmaceutica italiana, a Latina Scalo. Il Capo dello Stato ha toccato uno dei nodi cruciali del mondo del lavoro: la questione salariale.
“I salari insufficienti sono una grande questione nazionale”, ha affermato Mattarella, come riporta Repubblica, sottolineando come, nonostante la crescita di produttività e occupazione, le retribuzioni siano ancora ferme ai livelli del 2008. Un dato confermato anche dall’ultimo rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), che denuncia anche il divario retributivo tra lavoratori italiani e migranti, spesso soggetti a sfruttamento e, in alcuni casi, vittime del caporalato.
La questione salariale, ha evidenziato il Presidente, è strettamente legata a fenomeni come la denatalità e l’emigrazione giovanile. “Il lavoro è dignità, è libertà, è giustizia”, ha ribadito, citando anche le parole di Papa Francesco: “Non venga mai meno il principio di umanità”.
Mattarella ha poi acceso i riflettori su un’altra questione urgente: le morti sul lavoro. “Un’emergenza che continua a mietere vittime e che lascia famiglie nella disperazione. Non possiamo accettare indifferenza o rassegnazione”, ha ammonito. Ha quindi ringraziato i sindacati CGIL, CISL e UIL per aver scelto proprio la sicurezza nei luoghi di lavoro come tema centrale della Festa del Lavoro 2024.
Infine, un richiamo alla dimensione internazionale. Mattarella ha espresso preoccupazione per i dazi commerciali, che minacciano il diritto all’accesso universale alle cure, specie nei Paesi più fragili. “Sono strumenti superati che danneggiano l’economia globale e mettono a rischio anche il nostro sistema produttivo”.
Stipendi docenti, Valditara: “In questo Governo aumenti mai visti”
E ancora ha aggiunto: “Nel 2020 l’aumento per i docenti italiani è stato del 3,48%. Noi abbiamo concluso un nuovo contratto che avrebbe previsto un aumento di circa il 3,9%. Se non ci fossero stati quei famosi 300 milioni che io ho destinato alla contrattazione sbloccandoli, mentre prima invece dal dal governo precedente erano finalizzati a finanziare progetti di vario genere. Nella scorsa finanziaria abbiamo stanziato 3 miliardi di euro. Il nuovo contratto che mi auguro di concludere quest’anno darà un aumento medio ai docenti italiani del 5,8%. A questo va aggiunto un 6.7% di aumento di stipendio legato al taglio del cuneo fiscale”.