
Mancano poche ore all’inizio degli Esami di Stato 2025 conclusivi dei percorsi di scuola secondaria superiore: il 18 giugno, alle ore 8,30, saranno 524.415 gli studenti (511.349 candidati interni e 13.066 esterni) ad essere impegnati in occasione della prima prova scritta di Italiano di tutti gli indirizzi di studio.
Le tracce, predisposte dal dicastero dell’Istruzione, saranno sette, divise tra tre diverse tipologie: due analisi del testo, tre di testo argomentativo e due temi di attualità: secondo Skuola.net, la Tipologia A (Analisi del Testo), Gabriele D’Annunzio si conferma il “frontrunner”, raccogliendo il 48% dei voti nella sua categoria e posizionandosi come il candidato più accreditato per l’analisi del testo, specialmente se il Ministero dovesse optare per un autore dell’Ottocento.
Il toto-tracce
Molto gettonati, tra i papabili, vi sono Italo Svevo e Italo Calvino, quest’ultimo nel quarantennale dalla sua morte. Per la poesia, la sfida è a tre tra Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti e Giovanni Pascoli, sebbene Ungaretti e Pascoli siano stati proposti di recente, rendendo la loro riproposizione “contro ogni regola non scritta”. Tra le riserve considerate di tutto rispetto figurano Primo Levi, assente dal 2010 e indicato dal 13% degli studenti, e Alessandro Manzoni, votato dal 16%.
Sul fronte degli argomenti attuali (Tipologia B e C), l’Intelligenza Artificiale è il tema più atteso, sebbene sia parzialmente affiancata dalla violenza di genere, in particolare a seguito dei recenti e drammatici casi di femminicidio. Tra le grandi questioni esistenziali del nostro tempo, si affacciano anche il futuro e la pace, insieme alla memoria, che rappresentano le tre tematiche più gettonate dai maturandi.
Per il testo argomentativo, un forte spunto potrebbe derivare dal doppio anniversario degli 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e, parallelamente, dalla morte di Hitler e Mussolini, un’occasione per riflettere sull’attuale scenario di conflittualità mondiale.
Altri anniversari significativi includono gli 80 anni dalla Liberazione d’Italia (indicati dal 18% degli studenti), e i 5 anni dallo scoppio della pandemia di Covid-19. Infine, resta viva l’ipotesi di una traccia sulla Chiesa, data l’anno giubilare e il recente avvicendamento sul soglio pontificio. Dalle retrovie emerge anche il tema dell’Europa, in particolare i 40 anni dal trattato di Schengen e i 75 anni dalla dichiarazione di Schumann.
La altre prove
Il giorno dopo il 19 giugno, sempre dalle 8,30 è prevista la seconda prova scritta e sarà concentrata su temi specifici di ogni indirizzo di studio: ad esempio, Latino al Liceo classico; Matematica al Liceo scientifico; Lingua e cultura straniera 1 al Liceo linguistico; Lingua inglese per gli Istituti tecnici del Settore economico indirizzo “Turismo”; Geopedologia, Economia ed Estimo per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”.
Alcuni corsi di studio, come i licei artistici, svolgeranno la seconda prova scritta su tre giorni anziché solo uno: la prova, dunque, si concluderà sabato 21 o lunedì 23 gugno.
Mentre alcune sezioni (ad esempio EsaBac, EsaBac techno, sezioni con opzione internazionale, scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta, della Provincia autonoma di Bolzano e scuole con lingua d’insegnamento slovena del Friuli Venezia Giulia), svolgeranno invece una terza prova scritta.
L’orale
Dalla settimana successiva, quindi dal 23 giugno, prenderanno il via i colloqui, al ritmo di cinque studenti al giorno: ogni singolo istituto predisporrà le date di partenza e quali studenti partiranno prima (sulla base della lettera estratta in occasione della prima prova scritta)
La prova orale, dalla durante all’incirca di un’ora, avrà l’obiettivo di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale della studentessa e dello studente. Nel corso del colloquio, il candidato esporrà anche le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento, i cosiddetti Pcto, e le competenze acquisite nell’ambito dell’Educazione civica.
Le novità del 2025
Tra le novità del 2025 vi è sicuramente quella del candidato interno che ha riportato, in sede di scrutinio finale, una valutazione del comportamento pari a sei decimi: per tali studenti il colloquio riguarderà anche un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale, assegnato dal consiglio di classe.
Un’altra novità riguarda i risultati conseguiti dallo studente al termine delle prove Invalsi: questi confluiranno nel Curriculum dello Studente. Le prove sono abilitate a certificare (gratuitamente) i livelli delle competenze linguistiche acquisite in lettura e ascolto della lingua inglese: chi ha conseguito già il livello B1 o B2, potrà, consegnando il Curriculum dello Studente presso il centro linguistico di ateneo, evitare di sostenere esami di idoneità di inglese qualora decidesse di iscriversi all’università.
Commissioni e valutazioni
Come prassi, le Commissioni d’esame saranno composte da un presidente esterno, da tre membri esterni e da tre commissari interni all’istituzione scolastica appartenenti al Consiglio di Classe.
La valutazione finale della maturità si calcola facendo la somma dei crediti del triennio – dati dalla media di ciascun candidato – e il punteggio di ciascuna prova d’esame. Le due prove scritte e il colloquio orale vengono valutati fino a un massimo di 20 punti ciascuno (20+20+20=60), mentre il voto massimo derivante dai crediti, acquisiti nell’ultimo triennio delle superiori, è 40 (quindi: 60+40=100). Il voto massimo che si può prendere all’esame di Stato è pari a 100 centesimi (con possibilità di assegnare la lode solo in presenza di medie di voto molto assai alte e acquisite sempre negli ultimi tre anni), mentre il voto minimo equivale a 60 centesimi.