
Quali autori usciranno alla prima prova della Maturità 2025? Il portale specializzato Skuola.net ha cercato di sondare un po’ il terreno e fare qualche previsione, con il classico toto-tracce, interpellando gli studenti a pochi giorni dalla prova.
Gli autori più quotati
Per quanto riguarda gli autori della Tipologia A (Analisi del Testo), Gabriele D’Annunzio si conferma il “frontrunner”, raccogliendo il 48% dei voti nella sua categoria e posizionandosi come il candidato più accreditato per l’analisi del testo, specialmente se il Ministero dovesse optare per un autore dell’Ottocento. Tuttavia, è cruciale considerare che D’Annunzio, l’autore de “La pioggia nel pineto”, non è mai stato proposto nelle prove principali, ma solo in quelle suppletive, disilludendo spesso le aspettative dei maturandi.
Tra gli altri nomi di spicco, risalgono in “prima fila” Italo Svevo e Italo Calvino, quest’ultimo nel quarantennale dalla sua morte. Per la poesia, la sfida è a tre tra Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti e Giovanni Pascoli, sebbene Ungaretti e Pascoli siano stati proposti di recente, rendendo la loro riproposizione “contro ogni regola non scritta”. Tra le riserve considerate di tutto rispetto figurano Primo Levi, assente dal 2010 e indicato dal 13% degli studenti, e Alessandro Manzoni, votato dal 16% ma mai proposto nel nuovo millennio e non proponibile secondo la normativa che limita gli autori a opere post Unità d’Italia, escludendo anche Giacomo Leopardi.
Gli anniversari di quest’anno
Sul fronte degli argomenti attuali (Tipologia B e C), l’Intelligenza Artificiale è il tema più atteso, sebbene sia parzialmente affiancata dalla violenza di genere, in particolare a seguito dei recenti e drammatici casi di femminicidio. Tra le grandi questioni esistenziali del nostro tempo, si affacciano anche il futuro e la pace, insieme alla memoria, che rappresentano le tre tematiche più gettonate dai maturandi. Per il testo argomentativo, un forte spunto potrebbe derivare dal doppio anniversario degli 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e, parallelamente, dalla morte di Hitler e Mussolini, un’occasione per riflettere sull’attuale scenario di conflittualità mondiale.
Altri anniversari significativi includono gli 80 anni dalla Liberazione d’Italia (indicati dal 18% degli studenti), e i 5 anni dallo scoppio della pandemia di Covid-19. Infine, resta viva l’ipotesi di una traccia sulla Chiesa, data l’anno giubilare e il recente avvicendamento sul soglio pontificio. Dalle retrovie emerge anche il tema dell’Europa, supportato da due importanti anniversari (40 anni dal trattato di Schengen e 75 anni dalla dichiarazione di Schumann) e da una robusta statistica storica che vede proposte sull’argomento in quasi una maturità su due.
Maturità 2025, i dati
Quest’anno saranno 524.415 gli studenti coinvolti nelle prove (511.349 candidati interni e 13.066 esterni), mentre le commissioni sono 13.900 per un totale di 27.698 classi.
La ripartizione dei candidati per tipologia di percorso di studio è la seguente:
Licei: 268.577
Istituti Tecnici: 169.682
Istituti Professionali: 86.156
Le commissioni d’Esame sono composte da un Presidente esterno, da tre membri esterni e tre interni all’istituzione scolastica. La pubblicazione delle commissioni rappresenta un’altra tappa di avvicinamento alle prove di giugno. Si parte mercoledì 18 giugno, alle 8.30, con il primo scritto, italiano, comune a tutti gli indirizzi. Si prosegue il 19 giugno con la seconda prova, che riguarda le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio. È previsto, poi, un colloquio che ha l’obiettivo di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale di ciascun candidato.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha realizzato una pagina informativa sugli Esami di Stato (https://www.istruzione.it/esami-di-stato/) consultabile da studenti, famiglie, personale della scuola.
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Maturità 2025, cosa devono fare i commissari e i presidenti?
Gli Esami di Stato per l’a.s. 2024/2025 sono disciplinati dalla specifica Ordinanza ministeriale n. 67 del 31 marzo 2025. Essa dispone tutte le principali modalità organizzative e operative per il corretto e uniforme svolgimento degli Esami di Stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione, dall’inizio della sessione d’esame alla sua conclusione.
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La presente Guida, nel voler tracciare i principali adempimenti e le procedure che i Presidenti e i Commissari per gli Esami di Stato 2025 dovranno mettere in atto, vuole essere un utile supporto per le Commissioni che si insedieranno il 16 giugno 2025.