
“Vi prego, ho la maturità, ho girato per 20 minuti”. È questo il messaggio lasciato su un foglio da uno studente romano, incollato al cruscotto della propria auto parcheggiata sulle strisce blu, nella zona Ostiense, mercoledì 18 giugno 2025. Un gesto disperato, quasi ingenuo, per tentare di evitare la multa mentre si precipitava in aula per affrontare la prima prova dell’Esame di Stato.
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Come riporta Il Messaggero, il giovane aveva appena concluso un’ardua caccia al parcheggio, consumando minuti preziosi e probabilmente già provato dalla tensione per l’esame. Alla fine ha trovato posto regolarmente (ma a pagamento) sulle strisce blu, senza riuscire a completare il pagamento del ticket. Così ha affidato la propria sorte a poche parole scritte a mano, sperando nella comprensione degli ausiliari del traffico. Invano: al suo ritorno, la multa era lì, ad attenderlo.
Un gesto che racconta molto più di quanto sembri
Questa piccola vicenda, resa virale da un passante che ha fotografato il biglietto, è emblematica dello stato emotivo in cui si trovano moltissimi studenti italiani durante la maturità. La pressione sociale, le aspettative familiari, il carico di studio e, in città come Roma, anche le complicazioni logistiche, contribuiscono a creare un mix di ansia difficile da gestire.
Non è raro, soprattutto nelle grandi città, che gli studenti raggiungano la scuola in autonomia. E quando l’orologio corre e il traffico rallenta, ogni dettaglio può trasformarsi in un ostacolo insormontabile. Il fatto che qualcuno abbia cercato rifugio in un bigliettino scritto a mano mostra quanto ci si senta soli e inascoltati in momenti così carichi di significato.