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Maturità, esami di terza media e valutazione, abbiamo un certezza: nulla è certo

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Fra meno di un mese le attività didattiche saranno ormai concluse, fra un mese comincerà la fase degli scrutini finali (particolarmente importanti quelli di licenza media), e la settimana successiva cominceranno gli esami conclusivi della scuola secondaria di secondo grado.

Dallo scorso venerdì la nostra Ministra ha già anticipato quanto i “tre” decreti stabiliranno. E ancora oggi vado a vedere il sito MIUR per vedere questi decreti, e ancora oggi leggo la stessa cosa: “Scuola, pronte le Ordinanze su Esami di Stato e valutazione. I documenti inviati “ieri” al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per il parere che precede la pubblicazione.”

Nel frattempo, però, leggo:

– stop al voto numerico alla primaria: che cosa devono dunque fare i nostri insegnanti?

– la “tesina” di terza media, che fino a qualche giorno fa si doveva presentare, adesso sembra che si debba discutere, prima del termine delle lezioni. Ma la valutazione avverrà non dopo la discussione dello studente, ma durante lo scrutinio finale

– nel documento di classe dovremo già scrivere il piano di recupero per il prossimo mese di settembre. Questo documento dovremo prepararlo prima degli scrutini, perchè ovviamente non possiamo costruirlo da zero in quella sede

– crediti scolastici: la tabella di conversione la troveremo allegata al decreto

– esame terza media, nuovo dietrofront su tesina e valutazione finale

Sì, possiamo guardare avanti con fiducia; abbiamo una certezza: che nulla è certo (almeno fino a questo momento in cui sto scrivendo).

Gli insegnanti stanno lavorando tutti almeno il doppio di quanto fanno nei tempi normali e nelle lezioni normali, e sono ammirevoli per l’impegno di portare avanti un lavoro sapendo che… che cosa? Che forse non era questo che dovevano fare, perchè domani potrebbe anche sorgere una nuova idea…

Caro Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, cara Ministra: alla fine ci viene anche a dire che lo sa che le cose non vanno bene.

Grazie per la vostra comprensione

Rino Papotti