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Maximulte per i bonus agli asili nido

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Molti contribuenti denunciano la pesantezza di multe che considerano sproporzionate a fronte di quella che ritengono una loro sostanziale buona fede. Molte amministrazioni comunali invece segnalano l’aumento di casi che riguardano i cosiddetti ‘furbetti dell’Isee’ e denunciano che in media un terzo dei contributi erogati è frutto di dichiarazioni false o comunque scorrette. E il dato nazionale, calcolato da Lef, è eloquente: nelle tasche dei ‘furbetti’ dell’Isee vanno circa 2 mld di benefici.
Tuttavia, se le somme indebitamente percepite sono inferiori a 3.999,96 euro, si applica la sanzione amministrativa e non quella penale. Sanzione che va da un minimo di 5.164 euro a un massimo di 25.822 euro ma che non può essere superiore al triplo del beneficio consentito. In sostanza, si fa la differenza tra l’importo da versare e quello effettivamente versato e si moltiplica per tre. Quindi se si sono pagati mille euro in meno rispetto a quanto dovuto, la sanzione ammonta a tremila euro.
Il Lef, Associazione per la legalità e l’equità fiscale, ha calcolato in una ricerca presentata dal Cnel che l’evasione sull’Isee interessa circa il 20% dei 10 miliardi distribuiti ogni anno. Il che, tradotto in termini assoluti, significa che nelle tasche dei furbetti vanno ogni anno circa 2 miliardi di euro di benefici.
I falsi poveri – Secondo i dati comunicati dalla Guardia di Finanza, solo nel 2013 ad ottenere illegittimamente le prestazioni agevolate, pur non avendone diritto, sono stati circa 10mila cittadini. In 3.435 casi sono state rilevate vere e proprie frodi ai danni delle casse dello Stato e dei Comuni.