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Metodi di prova sugli arredi scolastici

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L’UNI (Ente Nazionale di Normazione) ha recentemente aggiornato la norma UNI EN 1729 “Mobili – Sedie e tavoli per istituzioni scolastiche” le “Dimensioni funzionali”, i “Requisiti di sicurezza e i metodi di prova”) per assicurare maggiore sicurezza d’uso e corretta postura dell’utilizzatore.

La norma specifica anche i metodi di prova ai quali gli arredi scolastici devono essere sottoposti per verificare la conformità ai requisiti di sicurezza al fine di minimizzare i rischi di infortuni.

Ogni sedia o banco “a norma” deve infatti superare una serie di prove di laboratorio tra le quali quelle di stabilità (ad esempio, applicando dei pesi con una forza orizzontale in avanti pari a 20 N la sedia non si deve ribaltare o spostare), di resistenza (dopo aver posizionato un peso sul banco o sulla sedia campione non si devono verificare rotture o deformazioni permanenti), di durata (si applica una forza di 1250 N sul sedile e di 300 N sullo schienale per 100 mila volte) e d’urto (ad esempio la sedia campione viene colpita per 10 volte da un peso che cade da un’altezza che può variare dai 18 ai 30 cm.).

Al termine delle prove il prodotto deve essere stabile e deve continuare ad espletare la propria funzionalità.

Tutti gli arredi dovranno essere conformi alla normativa vigente:

• UNI EN 1729 -1: 2006 “Mobili. Sedie e tavoli per istituzioni scolastiche. Parte 1: Dimensioni.” o equivalente a livello europeo;
• UNI EN 1729-2: 2006 “Mobili. Sedie e tavoli per istituzioni scolastiche. Parte 2: Requisiti di sicurezza e metodi di prova”, o equivalente a livello europeo;
• UNI 4856:1961 – “Mobili per collettività. Arredo per istituzioni scolastiche. Cattedra e sedia per insegnanti. Requisiti di stabilità, resistenza e durabilità Arredamenti scolastici”;
• UNI EN 16121 e UNI EN 16122 per i mobili contenitori di ogni tipo;
• UNI EN 14434:2005 – Superfici verticali di scrittura per istituzioni scolastiche. Requisiti ergonomici, tecnici e di sicurezza e metodi di prova