Home Attualità “Minaccia il Papa!”, e telefona alla Farnesina

“Minaccia il Papa!”, e telefona alla Farnesina

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Il sonno della Ragione! e nelle scuole italiane si moltiplicano gli episodi di isterismo, dovuti alla tensione per gli attentati di Parigi, che mettono allarme, procurando paura.

Capita allora anche un episodio quanto meno grottesco. Un bambino di religione musulmana è stato segnalato dalla dirigente di una scuola alla, nientepopodimenoche, Farnesina, dove ha sede il ministero degli esteri,  in quanto, secondo una maestra, avrebbe detto in classe: “Hanno fatto bene, adesso andremo a Roma per uccidere il Papa”.

La notizia è riportata dalla Tribuna di Treviso che raccoglie le preoccupazioni della preside:

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 “Il nostro è Comune noto per essere stato già in passato cuore di cellule integraliste sottoposte a indagini”, ha scritto nella lettera inviata al ministero degli Esteri. Sempre in Veneto, racconta il Mattino di Padova, un giovane è stato preso di mira dai compagni di classe solo perché marocchino e perché musulmano. “Sei dell’Is”, gli dicono a scuola. Lui è un ragazzino di 12 anni che frequenta una scuola media di Padova, ha provato a far finta di nulla. Ma non era possibile. Sono intervenuti gli insegnanti, sono intervenuti i genitori, è stata informata anche la comunità marocchina della città.

Quest’ultima sarebbe a conoscenza anche di altre due vicende del genere, avvenute sempre all’interno di alcune scuole padovane, figlie del clima surriscaldato dopo gli attentati di Parigi.

“Sino a oggi non si sono registrati gravi episodi d’intolleranza da parte dei ragazzi italiani nei confronti dei compagni di scuola musulmani”, sottolinea il responsabile dell’Ufficio scolastico provinciale, che aggiunge. “Sia nelle scuole della città che in quelle della provincia, dagli anni ’90 in poi, i responsabili di settore dei Comuni, i presidi, i docenti e tutti i funzionari dell’ex Provveditorato agli Studi hanno effettuato un ottimo lavoro per favorire l’integrazione a tutti i livelli degli allievi, dalle materne alle scuole medie superiori”.