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Minoranze linguistiche, formato nuovo Gruppo di lavoro

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Il Gruppo, composto da ventitré unità fra dirigenti scolastici, dirigenti tecnici, docenti universitari, esperti, direttori generali, è coordinato dal direttore generale degli Ordinamenti del Sistema nazionale di istruzione e per l’autonomia scolastica, dott. Mario G. Dutto. I componenti, che vengono a sostituire e ad integrare quelli nominati con il decreto ministeriale n. 113 del 23 ottobre 2002, saranno in carica per la durata di tre anni e potranno costituirsi e operare in sottogruppi o commissioni ristrette, con lo scopo di ridurre i tempi operativi e agevolare il lavoro. L’elenco dei nomi è stato reso noto nel decreto ministeriale n. 54 del 17 ottobre 2008 con il quale il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ha anche delineato gli aspetti economici dell’operazione. Nei brevi cinque articoli del decreto si sottolinea che i componenti del Gruppo di lavoro estranei all’Amministrazione sono equiparati alla qualifica di dirigente generale e che nessun gettone gli è dovuto fatta eccezione del rimborso delle spese di viaggio e soggiorno, ove spettanti.

Il Gruppo, nato a seguito dell’emanazione della legge n. 482 del 15 dicembre 1999, con la quale si tutelano le dodici minoranze linguistiche insediate nel territorio italiano, per meglio operare sui territori interessati ha assorbito tra le proprie file rappresentanti appartenenti agli Uffici scolastici regionali interessati perché meglio conoscono le problematiche relative alle minoranze linguistiche. Anche le università radicate nei territori dove insistono lingue minoritarie possono dare un valido contributo. Ecco perché fanno parte del Gruppo di lavoro anche docenti universitari in virtù delle loro conoscenze nel campo della linguistica. Grazie al Gruppo, il Ministero può indicare i criteri generali per la realizzazione di progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali degli appartenenti ad una minoranza linguistica. Il Gruppo, quindi, funge da organo “propositivo”, capace di dare indirizzi progettuali alle scuole, e di controllo, per verificare la fattibilità dei progetti proposti e i loro risultati una volta espletati.