Home I lettori ci scrivono Mobilità, docenti fase C, i dimenticati

Mobilità, docenti fase C, i dimenticati

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Dagli articoli apparsi da ieri sera e dai resoconti di CGIL, UIL, CISL e Gilda si evince che tutti hanno ottenuto quello che volevano, in deroga alla legge 107, ovviamente: i fase O a A si potranno spostare, i docenti assunti ante riforma che chiedono mobilità in fase comunale e provinciale non perderanno titolarità, addirittura gli immobilizzati potranno scegliere la sede (se nel primo ambito) e conservare titolarità. Inoltre i G.M. in fase b e c si sposteranno solo all’interno della regione. Ma, non avete dimenticato nessuno?

Noi GaE in fase b e c? Non avete proprio nessuna richiesta per noi? Dicevate che non avreste firmato con ambiti e chiamata diretta, ma chiaramente vi riferivate solo agli immessi ante riforma.

Per noi gli ambiti, invece, vanno più che bene. E non dite che è scritto nella legge, perché è scritto che TUTTI finiscono negli ambiti. Si deroga solo per chi pare a voi? Ma poi come potete garantire titolarità sui posti del potenziamento nati come legati agli ambiti per antonomasia? Delle due l’una: si conservi titolarità su organico di diritto, mentre se si vogliono i posti del potenziamento si va negli ambiti.

Avete ottenuto di preservare la titolarità per i trasferimenti provinciali, avete idea di quanto questo danneggi le fasi b e c? Se prima entrare negli ambiti costituiva un deterrente, adesso tutti cercheranno di accaparrarsi le sedi migliori e ci sarà un esodo pazzesco dal sostegno alla materia. Dove finiremo noi? Inoltre, tutti gli articoli dicono che per noi ci sarà mobilità coatta su territorio nazionale. Dobbiamo davvero indicare tutti gli ambiti? Un’altra lotteria nazionale? Non possiamo indicarne un minimo ( 30, 20, 15) e fare la mobilità interprovinciale in un’unica fase in base al punteggio? Noi esistiamo e siamo circa 50 mila: davvero dovremo spostarci tutti? Non abbiamo niente: cattedra, sede, titolarità. Saremo ricattabili per via della chiamata diretta.

Dobbiamo lavorare in questo modo anche lontano da casa dopo decine di anni di precariato nella stessa provincia? Perché continuate a porre condizioni di trattativa al MIUR che salvaguardano i vecchi assunti e mai noi?

Perché nessuno ci cita, nessuno pensa al numero di ambiti, perché avete diviso il mondo docente in Sommersi e Salvati? Non firmate se il MIUR non cede su questioni fondamentali come ambiti e chiamata diretta. È l’unico modo per non perdere consensi in modo vertiginoso.