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Mobilità docenti, il servizio svolto nelle paritarie va valutato

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Arriva ancora una pronuncia favorevole della magistratura del lavoro a favore dei docenti travolti dal piano straordinario di mobilità voluto dalla legge 107/2015.

Questa volta è intervenuto il Tribunale di Benevento che, con ordinanza d’urgenza depositata lo scorso 30 novembre, ha dichiarato che il servizio di insegnamento svolto presso le scuole paritarie prima dell’immissione in ruolo dev’essere valutato nella procedura di mobilità.

In particolare, una docente assunta lo scorso anno nella fase C del piano straordinario di assunzioni, assistita dall’Avv. Salvatore Spataro, ha rilevato l’illegittimità della disposizione contenuta nelle note alla tabella di valutazione titoli allegata al CCNI sulla mobilità, nella parte in cui espressamente nega la valutabilità nei trasferimenti del servizio prestato presso scuola paritaria.

Aderendo ad un orientamento che va sempre più consolidandosi, il Tribunale di Benevento ha condiviso le doglianze della ricorrente, rilevando che non possono residuare dubbi quindi circa l’illegittimità, con riguardo alle molteplici disposizioni normative in materia di parità scolastica, della disposizione di CCNI che esclude qualsiasi attribuzione di punteggio, in sede di mobilità, per il servizio d’insegnamento svolto negli istituti paritari, non essendovi ragione per discriminare tra servizi aventi per legge la medesima dignità e le medesime caratteristiche.

In ragione di queste motivazioni, il Giudice del lavoro ha quindi ordinato al Miur di valutare, ai fini della graduatoria per la mobilità a.s. 2016/17 e seguenti, il servizio di insegnamento svolto dalla ricorrente in istituto scolastico paritario nella stessa misura in cui viene valutato il servizio statale, e riesaminare la posizione della stessa nel rispetto del punteggio e dell’ordine di preferenza di ambito territoriale espresso in domanda.

 

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