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Mobilità docenti, precedenza assoluta per i genitori che assistono figli disabili gravi

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Importante decisione del Tribunale del lavoro di Genova, che minaccia seriamente la validità del contratto collettivo nazionale sulla mobilità.

Il pronunciamento riguarda il personale docente ed ha riconosciuto il diritto alla precedenza assoluta nelle operazioni di mobilità, agli insegnanti che prestano assistenza ai figli minori portatori di handicap grave.

Una docente siciliana immessa in ruolo a Genova lo scorso anno scolastico, in occasione delle recenti operazioni di mobilità per l’a.s. 2016/2017, aveva richiesto il riconoscimento della precedenza assoluta ai sensi della legge 104/92, dovendo prestare assistenza al figlio minore portatore di handicap grave.

A fronte del mancato riconoscimento della precedenza assoluta richiesta, la docente ha proposto ricorso al Tribunale del lavoro di Genova che, accogliendo le tesi difensive degli avvocati catanesi Dino Caudullo e Mauro Meli, ha pienamente riconosciuto le ragioni della docente in questione.

In particolare, il Giudice del lavoro ha rilevato che l’art. 13 del contratto collettivo nazionale integrativo per la mobilità nell’a.s. 2016/2017 riconosce la precedenza sin dalla prima fase delle operazioni di trasferimento (fase A) soltanto al personale scolastico docente non vedente ed a quello emodializzato, riconoscendo la precedenza, invece, soltanto nelle fasi successive, ed all’interno di ciascuna fase, al personale che presta assistenza al coniuge od al figlio disabili ai sensi dell’art. 33 della legge 104/92.

La pronuncia in esame, di particolare interesse, ha rilevato la nullità del contratto collettivo in materia di mobilità per violazione di norma imperativa di legge, laddove nega la precedenza assoluta per i trasferimenti interprovinciali ai docenti che prestano assistenza ai figli minori affetti da handicap grave e, per l’effetto, ha dichiarato il diritto della ricorrente a scegliere con precedenza assoluta la sede disponibile, tra quelle da lei indicate nella domanda di mobilità interprovinciale.

 

Abbiamo chiesto all’avvocato catanese Dino Caudullo (nella foto a fianco) di chiarire il perché questa decisione del tribunale risulta di particolare interesse.

 

Avvocato, perchè è rilevante la pronuncia del giudice del lavoro di Genova?

in questo periodo di fermento per centinaia di docenti meridionali titolari di cattedre nel nord Italia, che si vedono preclusa la possibilità di avvicinarsi ai luoghi di residenza, la pronuncia del Giudice del lavoro di Genova introduce un principio molto importante, che rende giustizia alle situazioni particolarmente gravi, come quelle dei docenti che assistono figli minori in stato di handicap grave”.

 

Cosa ha deciso, in sostanza, il giudice con il suo pronunciamento?

Il Giudice ha dimostrato notevole sensibilità nel cogliere la disperata richiesta di giustizia di una docente che, madre di due figli in tenera età entrambi disabili, di cui uno in stato di gravità, ha rivendicato il riconoscimento della precedenza assoluta nei trasferimenti, indipendentemente dalla fase di mobilità cui partecipava. Il Tribunale inoltre, ha giustamente rilevato la nullità della clausola del contratto collettivo nazionale che, escludendo la precedenza assoluta per detta ipotesi, si è posta in contrasto con una norma imperativa di legge, finalizzata alla tutela dei disabili”.

 

E’ plausibile dire che la sentenza potrà essere utile a tutelare i diritti anche di altri docenti in situazioni familiari simili?

Potenzialmente questa pronuncia potrebbe avere conseguenze a catena. Difatti tutti i docenti che assistono figli minori in stato di handicap grave potrebbero rivolgersi al Tribunale del lavoro per rivendicare anch’essi il diritto alla precedenza assoluta nelle operazioni di trasferimento, con inevitabili ripercussioni sui movimenti già disposti”.

 

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