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Moratoria sulla pena di morte

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Il 18 dicembre, l’assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la proposta di moratoria sulla pena di morte. L’iniziativa era stata promossa dall’Italia, con l’impegno forte della Francia e dell’Unione Europea, insieme al contributo dei coautori della risoluzione (tra i tanti, Messico e Brasile).
La proposta ha avuto un largo consenso: 104 Stati hanno votato a favore (54 sono stati i contrari e 29 gli astenuti).

Il documento approvato non è vincolante, ma ha comunque un alto significato morale e un forte impatto politico. Il testo esorta tutti gli Stati (una cinquantina) che hanno ancora la pena di morte a stabilire una moratoria delle esecuzioni in vista dell’abolizione della pena capitale. Spetterà all’Onu verificare l’applicazione della moratoria.
Commentando l’esito della votazione tenuta al “Palazzo di vetro” delle Nazioni Unite, il ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni ha detto: “un dovere di civiltà per tutti ma anche e soprattutto una testimonianza nei confronti dei giovani che possa ridare loro fiducia e speranza”. Fioroni, esprimendo “grande soddisfazione” per l’approvazione della risoluzione per la moratoria della pena capitale,
ha aggiunto: “ai giovani non si può parlare di valori, occorre testimoniarli e dimostrare loro che i sogni, spesso, hanno bisogno soprattutto del coraggio”.