Home I lettori ci scrivono No alla riapertura delle scuole il 7 aprile!

No alla riapertura delle scuole il 7 aprile!

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La variante brasiliana è già presente in Italia, sono stati isolati ben 100 casi, ma nessuno lo dice.

 L’Italia è il Paese in Europa in cui la variante brasiliana è più diffusa e contro questa variante il vaccino AstraZeneca nulla può.

Noi come abbiamo detto non sappiamo come le varianti inglese, brasiliana e sud africana, che lo scorso anno non erano presenti, si comporteranno nella tarda primavera e in estate.

Presumere che il virus rallenterà non si basa su evidenze scientifiche, da qui il monito del virologo Galli con la sua raccomandazione di tenere le scuole chiuse in questa delicata fase della pandemia, mentre il Governo fa l’opposto.

Infatti Draghi con il suo decreto ha scelto una strada ben diversa, quella dei vaccini e non il contenimento della pandemia che dovrebbero invece andare di pari passo per cui potremmo pagare un conto molto salato, esponendo il Paese a una quarta ondata proprio nella tarda primavera e non sappiamo il Paese come sopporterà tutto questo non solo dal punto di vista economico ma di tenuta sociale, ormai lo stress sociale in Italia e in Europa dura da molto tempo, un tempo più lungo dei paesi asiatici e dell’ USA.

Il cocciuto Macron su pressione del sindaco di Parigi e dei cittadini francesi con 40.000 casi positivi ha dovuto chiudere tutto, comprese le scuole che ha voluto sconsideratamente tenere aperte. Il modello dell’ultraliberista Macron è miseramente fallito.

In Italia pare che si ragioni in modo diverso, si istituiscono zone dai colori arancioni e rosse, (siamo il Paese oltre che di Pulcinella cetriolo anche di Arlecchino servo di due padroni) si aprono le scuole, si fissano regole e divieti che però nessuno rispetta, come le grida manzoniane, si permette ai nostri concittadini addirittura di andare in vacanza all’estero, mentre l’UK multa i vacanzieri con sanzioni fino a 2.800 sterline.

Le conseguenze le vedremo dopo Pasqua, ma intanto paghiamo già un altissimo tributo ogni giorno, ieri 23.649 nuovi casi, con 356.085 tamponi (in UK fanno 1000.000 di tamponi), un tasso di positività che sale al 6,6%, con un incremento dello 0,2% rispetto al giorno precedente, con 501 morti di Covid, 467 il giorno precedente, ci avviamo a 110.000 morti dall’inizio della pandemia, ieri 244 nuovi ingressi in rianimazione, con 3681 malati gravi la cui età media si è abbassata notevolmente e con 28.949 ricoverati nei reparti Covid.

Con questi dati il Governo per decreto pensa di riaprire le scuole dell’infanzia, primaria, e secondaria di primo grado nelle zone rosse e tutte le scuole nelle zone arancioni con le superiori in presenza dal 50% al 75% e senza rivedere le norme di sicurezza mentre il virus ha incrementato del 40% la sua contagiosità. Tra le rime buccali non è sufficiente un metro ma ce ne vogliono due.

SBC non può che essere contraria a queste aperture per i rischi rappresentati dal diffondersi della pandemia con le sue attuali varianti, consideriamo la decisione del governo Draghi un grave attacco all’art. 32 della Costituzione.

Purtroppo il garante della Costituzione ha scelto il silenzio anche perché gli italiani più che cittadini come i francesi consapevoli dei loro diritti appaiono sudditi rassegnati, pronti a trovare un accomodamento individuale.

Associazione Scuola Bene Comune

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