
Un gesto quasi commovente nei confronti di alcuni maturandi. Un benefattore che vuole rimanere anonimo, che anni fa ha ottenuto la maturità ma poi per problemi economici non è potuto iscriversi all’Università ha deciso di donare soldi al suo liceo. Lo riporta Il Gazzettino.
La scuola e il benefattore collaborano da tempo
L’odierno benefattore che tanti anni fa affrontò gli esami da privatista allo scientifico, ha deciso di stanziare 40mila euro all’anno per un massimo di 40 borse di studio “destinate a premiare studenti che, al termine del percorso liceale, abbiano conseguito risultati di eccellenza e intendano proseguire gli studi in ambito universitario”.
Un bel gruzzolo che il dirigente scolastico commenta così: “Senza dubbio una bella notizia per la scuola e i suoi studenti. Da parte di questa persona che ha scelto la riservatezza si tratta di un segnale di generosità e di attenzione verso la cultura e per un percorso di studio e di perfezionamento che richiede tempo, energie e dedizione”.
La scuola e il mecenate che chiede di rimanere nell’ombra dialogano da tempo, addirittura da alcuni anni: “Ma è solo recentemente, negli ultimi mesi, che l’iniziativa ha avuto un’accelerazione ed è stata portata in consiglio di istituto per l’approvazione dell’apposito regolamento”.
I criteri di ammissione
E ieri, a meno di una settimana dall’inizio degli esami, attraverso il registro elettronico la comunicazione è stata trasmessa agli studenti delle classi quinte e alle loro famiglie. Potranno partecipare alla selezione gli studenti che, nell’anno scolastico di riferimento, abbiano conseguito il diploma di istruzione secondaria di secondo grado con un punteggio non inferiore a 90/100 e che poi si iscrivano a un corso di laurea presso un’università e lo frequentino in presenza nell’anno accademico successivo al conseguimento del diploma.
Dopo i criteri di ammissione alla domanda, il regolamento fissa anche quelli per l’assegnazione delle borse: “Non solo in base al merito – spiega il dirigente – ma anche in base alla situazione economica della famiglia”. È per questo criterio, espressamente voluto dal benefattore, che ferma restando la pre-condizione di un voto fra il 90 e la lode, poi accadrà che il 50% delle borse sarà attribuito in base al punteggio più alto conseguito all’esame di Stato, mentre la restante metà sarà invece assegnata in base all’Isee più basso del nucleo familiare. Ma siccome la borsa di studio sarà sicuramente attribuita a tutti gli studenti che all’esame abbiano conseguito il punteggio massimo di 100 centesimi o di 100 con lode, il numero massimo di borse potrà essere superato, salvo che l’importo individuale verrà rimodulato in modo proporzionale, nel rispetto del budget complessivamente disponibile. In quest’ultimo caso e quando si verificasse la circostanza di parità di indicatore Isee o punteggio, sarà data precedenza allo studente rispettivamente con punteggio superiore o Isee inferiore.