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Notte prima degli esami, Venditti: “Il mio prof di ripetizioni ci portò a ubriacarci. Mia madre docente? Le mancava l’empatia”

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Il cantautore Antonello Venditti ha raccontato, ai microfoni de Il Corriere della Sera, la genesi del suo brano “Notte prima degli esami“, colonna sonora di ogni maturità dall’anno della sua pubblicazione, il 1984. Ecco alcuni aneddoti relativi al suo rapporto con la scuola.

Venditti ha spiegato di aver scritto il brano in un momento buio: “Mi ero separato da mia moglie Simona Izzo, avevo paura del pubblico e caddi in depressione. E in alcuni momenti pensai al suicidio. Ricordo la sera prima degli orali: la matematica non sarà mai il mio mestiere, come cantai, ma feci un figurone all’orale proprio di matematica, anche grazie al prof di ripetizioni che la sera prima mi portò a Firenze, probabilmente ad ubriacarci”.

“Fino ai 18 anni la mia vita è stata solo scuola”

Ecco perché tante sue canzoni parlano di scuola: “Fino a 18 anni, la mia vita è stata solo quello. Poca vita sociale, mia madre professoressa di latino e greco: uscivo di casa, andavo a scuola, tornavo a casa, una vita circolare”.

Il cantante romano ha discusso del difficile rapporto con sua madre: “Era una buona persona, ma le mancava proprio l’empatia. Essere sovrappeso ha condizionato tutti gli anni del liceo: pesavo 94 chili. Fino a 16 anni praticamente non ho vissuto. Poi ebbi un incidente, finii in ospedale e in due mesi ne persi 30”.

Venditti ha anche parlato del caso che ha fatto scalpore l’anno scorso, ovvero le sue parole sul palco di un suo concerto che avrebbero “offeso” una persona con disabilità: “È stato un fake. Sui social hanno fatto un montaggio in cui hanno unito le mie critiche a un’altra persona, normodotata, che mi stava insultando al momento in cui me la sarei presa con la disabile: un fake di cui non mi sono accorto nemmeno io all’inizio, tant’è che mi sono sentito in dovere di fare le scuse alla ragazza. Ora c’è una mia denuncia al tribunale di Andria contro l’autore di quel fake. L’assurdo è che c’è gente che mi chiede se ai miei concerti sono ammessi i disabili”.

Venditti e le scuse

Ecco il video di scuse che aveva pubblicato all’indomani dell’episodio: “Non sono un mostro – ha affermato Venditti – sta montando una polemica stupida per chi mi conosce. Ho sbagliato, ho sbagliato perché nel buio non mi sono accorto di questa ragazza. Pensavo fosse una contestazione politica alla quale sono abituato, quindi ho risposto in maniera molto violenta a questa ragazza della quale sono venuto a conoscenza. Il padre è fantastico, la famiglia è fantastica. Quindi mi devo scusare ma più delle scuse non posso fare, non me la sento”.

“Il mio concerto è molto complicato, io dico delle cose molto forti quindi reagisco a qualcosa che nel buio, tra cinquemila persone, uno non può rendersi conto. Ho fatto ammenda subito, ieri sera, dopo il concerto. I genitori hanno avuto i miei pass e tutto. Sono sconvolto, onestamente perché oltre gli attacchi politici che mi vengono da tutte le parti, arrivano anche attacchi che non mi merito. Tutti sanno quanto voglio bene ai ragazzi speciali, lo possono testimoniare tutti quelli che vengono ai miei concerti”, ha concluso.