Home Università e Afam Numero chiuso: bonus che va, bonus che torna…

Numero chiuso: bonus che va, bonus che torna…

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Non ha ancora preso pieno possesso del Miur, ma il neo ministro Giannini ha già una lunga lista di detrattori per le sue uscite su carta stampata e vari media. L’ultimo, in ordine cronologico, a scagliarsi contro l’ex rettore è il leghista  Mario Pittoni, nella scorsa legislatura capogruppo della Lega Nord in commissione Cultura a palazzo Madama, e che continua a occuparsi di istruzione per il partito del Carroccio.

Secondo Pittoni, se il precedente ministro dell’Istruzione Carrozza impiegò troppo tempo a capire l’impraticabilità del bonus maturità, decidendo lo stop a test di accesso ormai in corso, ora il neo ministro Giannini ha tutta l’impressione di voler “commettere l’errore opposto, reintroducendo il bonus senza conoscerne le criticità”.

“Giannini – suggerisce Pittoni – si prenda il tempo necessario per studiare la questione. Scoprirà che l’esame di Stato non offre alcuna garanzia: troppa disomogeneità di valutazione sul territorio e tra istituti. Assurdo farlo incidere sull’accesso ai corsi universitari a numero programmato, tra l’altro in una selezione a test che sembra filtrare più la fortuna della capacità. Da rivedere è lo stesso numero chiuso. Serve un sistema che lasci una possibilità a tutti, scremandoli dopo un certo periodo (un anno?) in base a un adeguato numero di esami da superare. I migliori dovranno poter scegliere il corso di laurea d’interesse, fino all’esaurimento dei posti in quel corso e in quell’ateneo”.

In effetti, in altre nazioni come la Francia le cose vanno già in questo modo: “la selezione per Medicina – continua l’esponente leghista – avviene dopo il primo anno di università e un breve tirocinio in ospedale. Interessante al riguardo la proposta di Luigi Fabbrizzi, dell’Università di Pavia: un anno di corso propedeutico, al quale si iscrivono liberamente gli studenti interessati, in cui vengono impartiti gli insegnamenti di base, comuni agli attuali corsi di laurea di natura biomedica (Matematica, Fisica, Chimica, Biologia, Fisiologia). Gli studenti – conclude Pittoni – sostengono gli esami e alla fine viene stilata una classifica sulla base della media delle votazioni”.