
Come si evolve il sistema educativo di fronte alle sfide imposte dalle nuove tecnologie e dal digitale? Quale ruolo devono assumere famiglia e scuola in un’epoca caratterizzata dalla pervasività dei media? Sono questi alcuni dei quesiti affrontati nel nuovo saggio di Francesco Pira, “La Buona EduComunicazione”, edito da FrancoAngeli nella Collana di Sociologia.
Il volume si propone come un’indagine approfondita sulla Media Education e sull’EduComunicazione, due approcci fondamentali per governare i processi di innovazione educativa senza subire passivamente le logiche del capitalismo digitale. Attraverso dati di ricerche nazionali e internazionali e una serie di interviste a dirigenti scolastici e docenti operanti nelle principali regioni italiane, il libro traccia una mappa dell’adattamento del sistema educativo italiano all’impatto delle nuove tecnologie.
“Nel tempo – spiega il professor Pira – lo sviluppo di tecnologie mediali ha dato vita a strumenti e applicativi destinati ai bambini e ai ragazzi, modificando non solo il modo di comunicare, ma anche le dimensioni del gioco, dell’apprendimento e della socializzazione. La tecnologia non è più un semplice strumento, ma un vero e proprio ambiente relazionale”.
Il libro offre una riflessione teorica sulla modernità avanzata, analizzando il fenomeno della mediatizzazione e la crescente influenza dei media nella vita degli adolescenti e delle famiglie. La prefazione è curata dal professor Pier Cesare Rivoltella, ordinario di Didattica e Tecnologie dell’educazione presso l’Università di Bologna e presidente della Società Italiana di Ricerca sull’Educazione Mediale (SIREM).
“Il volume di Francesco Pira – scrive Rivoltella – si inserisce in questa dialettica culturale, fornendo una lettura chiara e critica della tarda modernità e ponendo l’attenzione sulla necessità di risposte educative adeguate alle sfide poste dal digitale”.
