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Occorre rivedere le commissioni degli esami di Stato

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Il senatore Franco Asciutti ha coordinato una tavola rotonda, nella seconda giornata del convegno della Fondazione liberal, che metteva a confronto il sistema scolastico del nostro paese con quelli della Gran Bretagna, della Spagna e del Giappone. A proposito dei problemi più pressanti, comuni ai sistemi educativi e formativi dei vari paesi, ha dichiarato che “la nuova composizione delle commissioni degli esami di Stato va rivista, perché così come è stata modificata dalla legge finanziaria 2002, con tutti i membri interni dei consigli di classe, non va”.
“Si rischia – ha continuato – di dare segnali che vanno in controtendenza rispetto al progetto complessivo di riforma voluto dal ministro Moratti”.

Bisognerà vedere, adesso, se le dichiarazioni del senatore Asciutti, che lo scorso 9 aprile come relatore ha illustrato il disegno di legge in commissione cultura del Senato, avranno un seguito e se apriranno un dibattito fra i partiti della stessa maggioranza su un provvedimento molto criticato dalle opposizioni a causa dei benefici che la nuova struttura dell’esame apporterebbe alle scuole paritarie e legalmente riconosciute.
Ma il presidente Asciutti ha fatto un’altra dichiarazione ‘forte’ sui sistemi di valutazione della qualità dell’insegnamento, criticando soprattutto l’attuale sistema di reclutamento dei docenti. Per elevare gli standard professionali della categoria, occorre stimolare la competizione fra le scuole e fra le varie agenzie formative e “bisogna avere soprattutto il coraggio di riuscire ad emarginare gli insegnanti vagabondi e incapaci”.