Home Personale Organico dell’autonomia, M5S: il Miur faccia chiarezza

Organico dell’autonomia, M5S: il Miur faccia chiarezza

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“Con la nota del 5 settembre scorso, il Miur ha creato una situazione paradossale all’interno delle scuole: in nome di una ‘gestione flessibile’ tutta nelle mani del dirigente scolastico, i docenti di ruolo assunti prima dell’entrata in vigore della legge 107 rischiano di perdere la titolarità della sede qualora accettino di spostarsi, su richiesta del preside, sui posti del potenziamento”.

Così hanno affermato i parlamentari M5S delle Commissioni Cultura hanno presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini sul tema dell’organico dell’autonomia, ritenendo “illecito sottrarre ad un docente titolare delle ore di cattedra alle quali ha diritto e/o spostarlo, imponendolo come diktat del dirigente scolastico, sui posti destinati al potenziamento”.

La parlamentare Enza Blundo ha poi spiegato che il Miur ha in proposito assunto delle posizioni contraddittorie, quando afferma  che non esiste distinzione contrattuale tra docenti curricolari e docenti di potenziamento: questo, spiega la parlamentare del M5S, “contrasta con la riforma della scuola approvata da questo stesso governo, laddove si prevede che ‘il personale docente già assunto in ruolo a tempo indeterminato alla data di entrata in vigore della presente legge conserva la titolarità della cattedra presso la scuola di appartenenza’. Emerge, dunque, una chiara contraddizione tra la netta distinzione dello stato giuridico dei docenti operata dalla legge 107, a seconda della fase in cui sono stati assunti, e quanto invece indicato dal Ministero nella nota del 5 settembre”.

Questa la richiesta dei penta stellati: “Chiediamo al ministro Giannini – concludono – di intervenire per rimuovere queste illegittimità generate dalla nota del MIUR e di dare tempestiva risposta per fare chiarezza sulla questione che sta generando situazioni spiacevoli nelle scuole, con alcuni docenti assunti a tempo indeterminato prima della legge 107 che sono di fatto già costretti dai dirigenti scolastici a lasciare le loro ore di cattedra”.

 

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