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Otto milioni di studenti giornalmente a rischio terremoti

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Sono 15 mila le scuole italiane a rischio sismico. E 8 milioni gli studenti che quotidianamente sono esposti al pericolo terremoti. A lanciare i dati allarmanti è Guido Bertolaso, Capo della Protezione Civile, nel corso della cerimonia tenutasi giovedì a Palazzo Chigi, in occasione della presentazione per i dieci anni del terremoto che il 26 settembre 1997 colpì l’Umbria e le Marche. La tragica ricorrenza è stata infatti anche occasione per far tornare alla mente il dramma di San Giuliano di Puglia, quando cinque anni addietro, e precisamente il 22 ottobre 2002, persero la vita, nel crollo della scuola elementare, 27 bambini e una maestra.
Bertolaso ha affermato che il rischio terremoti “è il più importante per il nostro Paese e la prevenzione è l’unica strada da seguire”. Bisogna quindi continuare nella classificazione delle aree a rischio –e si è già arrivati ad un buon punto- e nella sperimentazione di nuove tecniche costruttive.

La ristrutturazione delle scuole per Bartolaso è una priorità. “Finora – ha concluso il Capo del Dipartimento della Protezione Civile – abbiamo speso 440 milioni di euro, con i quali  il 10% degli istituti scolastici è stato messo in sicurezza. E’ un lavoro avviato ma è importante ed essenziale portarlo a termine. Sarebbe il miglior modo per onorare la memoria dei morti nei terremoti che hanno colpito l’Italia e la prova che questo Paese ha iniziato seriamente a fare prevenzione”. Con la speranza – si augura Bertolaso (e noi con loro) – che la prossima manovra finanziaria destini fondi consistenti per il rifacimento delle strutture scolastiche.