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Pantaleo (Flc) boccia la legge di stabilità

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Bocciatura senza possibilità di appello: è il giudizio della Flc-Cgil sulla legge di stabilità il cui impianto, secondo il sindacato di Mimmo Pantaleo, risulta finalizzato solo al risparmio ed è per molti aspetti iniquo e ha effetti recessivi.
“Ci troviamo di fronte – sottolinea la Flc –
a un intervento legislativo completamente coerente con la complessiva politica del Governo Monti, segnata da forti iniquità e pesanti invasioni e manomissioni dei contratti di lavoro, in particolare di quelli pubblici”.
E c’è di più :
“Questa manovra economica non è in grado, coi suoi effetti recessivi, di favorire lo sviluppo e la crescita, ma continua a colpire, come negli anni precedenti, i servizi pubblici, il lavoro e, con particolare pesantezza, la scuola pubblica, l’università e la ricerca”.
Il sindacato di Pantaleo rivendica però almeno due miglioramenti (cancellazione dell’aumento a 24 ore dell’orario di servizio dei docenti della scuola secondaria e costi delle ricongiunzioni onerose) dovuti alla mobilitazione promossa dalla stessa Flc.
In un’ampia scheda la Flc-Cgil prende in esame in modo analitico tutti i commi della legge relativi alla scuola e mette in evidenza i punti di maggiore criticità.
I commi 44 e 45, per esempio, ripristinano la certezza della retribuzione per gli assistenti amministrativi che svolgeranno la funzione di DSGA ma prevedono di fatto una diminuzione dell’indennità soprattutto per il personale con maggiore anzianità d servizio.
Altrettanto negativo è il giudizio sulle norme che rivedono i compensi per i commissari di concorso (commi 46 e 47) e l’entità del fondo di istituto (comma 51).
Ma la posizione più critica della Flc riguarda il comma 56 che stabilisce l’inderogabilità da parte dei contratti collettivi di alcune disposizioni contenute nella legge di stabilità. Secondo il sindacato di Pantaleo si tratta di “un intervento gravissimo della legge su materie di esclusiva competenza contrattuale”.
“Lo stesso art. 40 del decreto 165/2001 – ricorda la Flc –
stabilisce che la contrattazione collettiva determina i diritti e gli obblighi direttamente pertinenti al rapporto di lavoro e orario e ferie rientrano pienamente in questa determinazione legislativa”.
“Prosegue quindi 
– conclude il sindacato – l’operazione di smantellamento dei contratti e della contrattazione già avviata”.