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Papa Benedetto, “la scuola non sia soltanto luogo di apprendimento nozionistico”

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Benedetto XVI ha dedicato a Boezio e Cassiodoro, i due scrittori cattolici che hanno favorito il passaggio dall’epoca antica a quella medievale, l’Udienza Generale di mercoledì scorso, 12 marzo. Prima di parlare di questi due grandi intellettuali, l’uno romano vissuto tra gli anni quattro-cinquecento del primo millennio, l’altro nato a Squillace, in Calabria, intorno al 580, Papa Ratzinger ha salutato gli studenti della città di Paola e gli alunni di vari Istituti scolastici provenienti da diverse Regioni d’Italia con queste parole: “Cari amici, la scuola oggi affronta notevoli sfide che emergono nel campo dell’educazione delle nuove generazioni.
Per questo motivo la scuola non può essere soltanto luogo di apprendimento nozionistico, ma è chiamata ad offrire agli alunni l’opportunità di approfondire validi messaggi di carattere culturale, sociale, etico e religioso. Chi insegna non può non percepire anche il risvolto morale di ogni umano sapere, perché l’uomo conosce per agire e l’agire è frutto della sua conoscenza”. “Nell’odierna società, segnata da rapidi e profondi mutamenti – ha concluso Sua Santità – voi, cari giovani che volete seguire Cristo, abbiate cura di aggiornare la vostra formazione spirituale, cercando di comprendere sempre più i contenuti della fede”.