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Papa Francesco, diritti dei bambini violati ogni giorno: il discorso di apertura al Summit sui bambini in Vaticano

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Si è aperto oggi, alla Sala Clementina in Vaticano, il summit sui diritti dei bambini intitolato “Amiamoli e proteggiamoli”. In mattinata è intervenuto lo stesso Papa Francesco con un saluto che è entrato immediatamente nel tema oggetto del Summit.

Papa Francesco ha infatti iniziato ricordando che “ancora oggi, la vita di milioni di bambini è segnata dalla povertà, dalla guerra, dalla privazione della scuola, dall’ingiustizia e dallo sfruttamento. I bambini e gli adolescenti dei Paesi più poveri, o lacerati da tragici conflitti, sono costretti ad affrontare prove terribili”

Tuttavia i diritti dei bambini non sono lesi sono nei paesi poveri e nelle periferie del mondo ma anche nei paesi ricchi. “Infatti – continua Papa Francesco –  in misura assai più rilevante che in passato, le scuole e i servizi sanitari devono fare i conti con bambini già provati da tante difficoltà, con giovani ansiosi o depressi, con adolescenti che imboccano le strade dell’aggressività o dell’autolesionismo”.

Infanzia, periferia dell’esistenza

Il ragionamento di Francesco va però più in profondità e identifica una nuova dimensione dell’infanzia a rischio.

Infatti, dice Francesco: “secondo la cultura efficientista, l’infanzia stessa, come la vecchiaia, è una “periferia” dell’esistenza”.

La speranza – tema chiave del Giubileo 2025 – sembra essersi eclissata sia dal mondo contemporaneo ma dagli stessi bambini e giovani che vedono un futuro incerto e senza sbocchi così che il presente rischia di essere vissuto nella malinconia e nella noia.

I drammi che toccano l’infanzia

Il Papa ha poi elencato le diverse situazioni di fronte alle quali ci si chiede: come è possibile che la vita di un bambino debba finire così?

  • bambini che muoiono sotto le bombe, sacrificati agli idoli del potere, dell’ideologia, degli interessi nazionalistici. In realtà, nulla vale la vita di un bambino.
  • minori costretti a combattere sotto l’effetto di droghe
  • violenza tra bande criminali che spesso lascia i bambini lascia orfani ed emarginati.
  • individualismo esasperato dei Paesi sviluppati
  • maltrattamenti da parte di chi li dovrebbe proteggere e nutrire
  • vittime di liti, del disagio sociale o mentale e delle dipendenze dei genitori
  • bambini che muoiono da migranti nel mare, nel deserto o nelle tante rotte dei viaggi di disperata speranza.
  • bambini che  soccombono per mancanza di cure o per diversi tipi di sfruttamento.

Oggi più di quaranta milioni di bambini sono sfollati a causa dei conflitti e circa cento milioni sono senza fissa dimora. C’è il dramma della schiavitù infantile: circa centosessanta milioni di bambini sono vittime del lavoro forzato, della tratta, di abusi e sfruttamenti di ogni tipo, inclusi i matrimoni obbligati. Ci sono milioni di bambini migranti, talvolta con le famiglie ma spesso soli: il fenomeno dei minori non accompagnati è sempre più frequente e grave”.

Non cedere all’indifferenza di fronte alla crisi morale globale

Non è accettabile cedere all’indifferenza ma, al contrario, dice il Papa, “dobbiamo resistere all’assuefazione. L’infanzia negata è un grido silenzioso che denuncia l’iniquità del sistema economico, la criminalità delle guerre, la mancanza di cure mediche e di educazione scolastica. La somma di queste ingiustizie pesa soprattutto sui più piccoli e più deboli. Nell’ambito delle Organizzazioni internazionali viene chiamata “crisi morale globale”.

Oggi siamo qui – dice il Francesco – per dire che non vogliamo che tutto questo diventi una nuova normalità. Non possiamo accettare di abituarci. Alcune dinamiche mediatiche tendono a rendere l’umanità insensibile, provocando un indurimento generale delle mentalità. Rischiamo di perdere ciò che è più nobile nel cuore umano: la pietà, la misericordia”.

Da qui lla necessità di impegnarsi nell’ascolto dei bambini: “dobbiamo renderci conto che i bambini piccoli osservano, capiscono e ricordano. E con i loro sguardi e i loro silenzi ci parlano. Ascoltiamoli!

I messaggi dei bambini al Papa

Il resoconto di Vatican news segnala che all’avvio dell’incontro “proprio i bambini hanno voluto consegnare al Papa molti disegni colorati e un messaggio a nome dei più piccoli della terra, ringraziandolo per l’ascolto delle loro domande e per la fiducia che ripone nei bimbi per cambiare il mondo. Ai bambini hanno fatto seguito le parole di padre Enzo Fortunato, presidente del Pontificio Comitato per la Giornata Mondiale dei bambini: “Siamo tutti con Lei – ha detto rivolgendosi al Papa – per salvaguardare il più importante giacimento di amore, di speranza e di vita

Qui il messaggio integrale di Papa Francesco