Home I lettori ci scrivono Penne o fucili?

Penne o fucili?

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Noi socialisti ci chiediamo se l’attuale Ministero dell’Istruzione intenda accompagnare la scuola statale nel lento declino imposto dai precedenti governi o invertire questa tragica tendenza. È responsabilità esclusiva del Ministero e del Governo di cui fa parte garantire le condizioni affinché dirigenti scolastici, personale ATA e docenti possano lavorare con serenità ed in maniera efficace. È responsabilità del Ministero e del Governo garantire che i nostri giovani possano formarsi nelle migliori condizioni possibili.

Anche quest’anno le premesse non ispirano ottimismo. La scuola è iniziata sotto il peso del precariato, il CCNL che dovrebbe essere siglato prevede risorse nettamente inferiori a quelle necessarie per coprire il gap salariale con gli altri stati occidentali e, soprattutto, in molte scuole abbiamo posti di sostegno scoperti, alunni costretti ad alternarsi nelle aule e classi al limite della capienza prevista dalla legge (…e dal buon senso).

Erano i primi del Novecento, quando Matteotti si batteva contro il sovraffollamento delle classi; ancora oggi i problemi sembrano non essere diversi. Responsabilità del Governo e del Ministero, lo ribadiamo, è creare i presupposti affinché i giovani italiani possano formarsi nelle migliori condizioni possibili. Allora servono più aule, docenti, personale amministrativo e collaboratori scolastici stabili e ben retribuiti.

Questo Governo e questo Ministro intendono invertire la rotta rispetto ai precedenti? Alla vigilia della legge finanziaria, i fondi ci sono. C’è quel 5% che ci vorrebbero imporre di spendere in armi. Noi socialisti chiediamo al Ministro: per i nostri ragazzi vogliamo costruire penne o fucili?

Enzo Maraio
Segretario nazionale PSI

Luca Fantò
Responsabile nazionale PSI scuola