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Per l’Inps è morta, ma lei è viva e vegeta: il caso grottesco di un’ex insegnante che non riceve la pensione a causa di un disguido

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Ciò che è successo ad una pensionata di Balangero, in provincia di Torino, ha dell’incredibile. Maria Cristina Fornelli Bardina, ex insegnante di settant’anni, da un momento all’altro ha smesso di percepire la pensione. Il motivo? L’Inps pensava fosse morta, dal 15 giugno scorso.

La strana storia arriva dalle pagine de La Stampa. Un vero e proprio “calvario burocratico” quello che si è trovata a vivere la signora Fornelli Bardina, in pensione dal 2004, che ancora non è riuscita a lasciarsi alle spalle nonostante l’evidente errore commesso dall’ente.

L’ex insegnante è al momento alle prese con chiamate, email e appuntamenti per far valere i suoi diritti: “Davvero, mi creda, è una situazione surreale che mai più pensavo di dover affrontare”, racconta la donna. Quest’ultima, lo scorso 4 luglio, è venuta a conoscenza del disguido quando, chiamando l’Inps per avere spiegazioni sui mancati pagamenti, si è sentita rispondere dall’altro lato della cornetta che lei risultava deceduta.

“Ho telefonato e scritto delle mail all’Inps. Pensavo che, nel giro di qualche giorno, tutto si sarebbe risolto”, ha spiegato la pensionata. Invece, purtroppo, la faccenda è risultata essere più complicata del previsto. Ma come mai l’Inps ha commesso un tale errore?

L’errore dell’Inps dovuto a un caso di omonimia

Dopo qualche tempo è venuta a galla la causa dell’assurdo errore di cui è rimasta vittima la signora. Un suo amico di famiglia ha infatti scovato un manifesto funebre in un paese vicino riportante lo stesso nome dell’ex insegnante. Per sbaglio quindi l’Inps l’ha scambiata con la defunta, interrompendo l’erogazione della pensione in suo favore.

La donna ha raccontato le sue vicissitudini: “Ho dovuto chiedere al comune di Balangero di produrre e rilasciarmi quella che si chiama ‘dichiarazione di esistenza in vita e, insieme alla fotocopia della mia carta di identità, l’ho spedita via mail prima, il 5 luglio alla banca, altrimenti mi avrebbero bloccato il conto corrente. Poi, il 14 luglio, ho mandato tutto anche all’Inps, sia di Torino che alla sede di Roma. Questo sempre tra una telefonata e l’altra, sperando che l’iter si sbloccasse”.

La risposta dell’Inps, cosa succederà adesso

“Ora sono già due mesi che non percepisco la pensione e aspetto che qualcuno mi dica quello che sta succedendo e quando potrò ricevere di nuovo i soldi che mi spettano”, ha detto amaramente la pensionata. Dal canto suo l’Inps ha riferito che si sta muovendo per risolvere il problema.

“La pensione è stata sospesa in automatico a seguito di una comunicazione dell’Asl To4 che ne dichiarava il decesso il 15 giugno 2022. Appurato l’errore si predisporrà un pagamento extra procedura per liquidare alla signora le rate di pensione bloccate entro il mese corrente”, fa sapere l’ente.