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Permesso retribuito per raduno religioso a tutti i docenti, critiche al Mim: “Maestra di Oristano sospesa, religione a convenienza”

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Ci sono molte polemiche sul web relative ai due giorni di permesso retribuito accordati dal ministero dell’Istruzione e del Merito a tutti i docenti di ogni ordine e grado per partecipare alla 45esima convocazione nazionale del Rinnovamento dello Spirito che si terrà a Rimini dal 22 al 24 aprile. Lo riporta Il Corriere della Sera.

La novità

In molti si sono chiesti se si trattasse di una fake news, ma a quanto pare non lo è. Il tema della convocazione “dei Cenacoli, Gruppi e Comunità” è “Vogliamo vedere Gesù: è lui che passa beneficando e risanando”. Un weekend di conferenze al quale partecipa anche il presidente della Cei Matteo Zuppi insieme al cardinale Salvatore Martinez.

Non è la prima volta che accade una cosa del genere: ciò che sorprende è il fatto che il permesso non riguarda solo di docenti di religione cattolica. “In realtà è uso concedere la possibilità di chiedere permessi anche per manifestazioni e convegni organizzati da enti religiosi. Poi ogni insegnante deve presentare domanda se ritiene di partecipare. Ricordo di aver dato l’esonero per corsi di aggiornamento dell’Azione Cattolica, per esempio”, spiega Giuseppe Bonelli, dirigente del Mim che in passato si era occupato di questo settore.

“Considerato il particolare interesse che l’argomento trattato riveste”, si legge nel testo del Mim, “si consente, in via straordinaria, che gli interessati all’evento, compatibilmente con le esigenze di servizio e nel rispetto dell’esigenza di continuità dell’insegnamento, vi partecipino a proprie spese e senza alcun onere né responsabilità a carico dell’amministrazione scolastica, con esonero dall’obbligo di servizio”.

Proprio questa frase è stata oggetto di attacchi. “Nella comunicazione si dice ‘considerato il particolare interesse’, il che è il segnale di una presa di posizione politica. Di un’alleanza. Il ministro comunica una sua scelta di campo”, ha detto il preside del classico Tito Livio, Giorgio Galanti, come riporta La Repubblica.

I commenti inferociti di molti utenti dei social

Molte persone hanno commentato con rabbia la decisione del ministero. Un’utente, su Facebook, lo ha fatto mettendo questa questione in relazione con quella della maestra di Oristano, diventata celebre per essere stata sospesa per venti giorni per aver fatto pregare i suoi alunni in classe: “Due giorni di permesso retribuito ai prof per un raduno religioso poi però una maestra è stata sospesa per venti giorni per aver fatto recitare ai bambini l’Ave Maria……A convenienza !!!”.

“Come si fa a fare causa al ministero? Non esiste che usino i soldi delle mie tasse per pagare queste cose ridicole e idiote!”, “Laicità dello Stato….. smarrita”, questi altri commenti polemici sulla vicenda.

Permessi retribuiti per aggiornamento e formazione

I permessi in questione verrebbero conteggiati come “permessi per aggiornamento e formazione”. Ma cosa dice la normativa in merito?

Gli insegnanti, così è scritto nell’art.64, comma 5 del CCNL scuola 2006/2009, hanno diritto alla fruizione di cinque giorni nel corso dell’anno scolastico per la partecipazione a iniziative di formazione con l’esonero dal servizio e con sostituzione ai sensi della normativa sulle supplenze brevi vigente nei diversi gradi scolastici. A tali iniziative di formazione, e con le medesime modalità, hanno diritto a partecipare anche gli insegnanti di strumento musicale e di materie artistiche mediante partecipazione ad attività musicali ed artistiche.