Home I lettori ci scrivono Piattaforma Inps inadeguata

Piattaforma Inps inadeguata

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Nell’ambito delle segreterie scolastiche il lavoro diventa sempre più pressante in rapporto a quanto il Ministero propina come richieste (rilevazioni, statistiche e così via), a questo si aggiunge l’espletamento di un ordinario interno che si aggiunge alle molteplice richieste esterne.
Insomma, smaltire la mole di lavoro diventa non solo faticoso ma, simile alla linea figurata dell’orizzonte, si sposta continuamente malgrado lo sforzo di raggiungere quel punto, quella meta lavorativa. E parte di detta mole, per forza di cose (malgrado lo sforzo), va ad incrementare un pregresso che cresce su se stesso. Detto ciò, ed è risaputo in ogni ambito di segreteria scolastica, si mettano almeno le unità lavorative in grado di svolgerlo questo lavoro. Ciò è ribadito perché alcune Istanze sembra che studino per rendere più problematica una situazione che, già di suo (di problemi) ne avrebbe a sufficienza; ad esempio l’Inps.
In merito, ad esempio,vorrei segnalare una disfunzione relativa alla piattaforma di questo Ente pubblico (l’Inps appunto), relativa al prelievo dei certificati medici on line dei dipendenti scolastici (problema riguardante ogni collega addetto al prelievo dei certificati dal sistema) nello specifico si tratta di quanto segue: 1) i certificati medici da allegare alle pratiche vengono inseriti con un ritardo anche di due mesi ritardando così la possibilità di visualizzarne il riscontro medico interessato; 2) in alcuni casi addirittura, detta certificazione dei dipendenti, risulta assente. A motivo di ciò, con i molteplici disagi che si accumulano ad un pregresso di cui si è detto e che non si arriva a smaltire quotidianamente, si aggiunge l’impegno di rintracciare il dipendente di cui il certificato mancante, al fine di chiarire la sua posizione in rapporto all’assenza per malattia. Lavoro, di per sé, non sempre garantito nei risultati nonostante l’impegno profuso. Altro esempio: non sempre la persona contattata è in grado di fornire il numero di protocollo relativo al certificato richiesto.
Da qui un prosieguo nella ricerca che, sommato all’insieme delle incombenze e di questo specifico espletamento, diventa più che gravoso. Non ci si lamenta della mole di lavoro. Lo si fa nei limiti di quelle possibilità umane e professionali verso cui non si viene meno. Ma che sia data almeno l’opportunità di farlo con metodo razionale e non così. L’Inps corregga il criterio che, a tutto oggi, regola la piattaforma da cui prelevare la certificazione medica, così non va bene. È una forma indiretta di ostruzionismo che, di fatto, impedisce il regolare espletamento di una funzione lavorativa.