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Piero Angela e la sua eredità per gli studenti: in autunno puntate speciali a disposizione delle scuole per l’educazione dei giovani

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Sono passate poche settimane da quel messaggio scritto da Alberto Angela dove annunciava la morte dell’amato padre Piero.

Da allora, è stato tanto attesa l’ultima puntata registrata di Super Quark che è andato in onda ieri, 24 agosto su RaiUno con ospiti in studio la dottoressa Elisabetta Bernardi, il professor Alessandro Barbero e Massimo Polidoro. Durante l’ultima trasmissione, il divulgatore scientifico più amato d’Italia ha annunciato l’arrivo in autunno di ben 16 puntate di una serie speciale, Prepararsi al futuro. Si tratta di un programma che sarà messo a disposizione anche delle scuole per l’educazione dei giovani.

Piero Angela in trasmissione si è rivolto proprio ai docenti: “Se c’è qualche insegnante in ascolto, sappia che questi programmi, intitolati Prepararsi al futuro, saranno a disposizione per chi vorrà utilizzarli durante l’anno di scuola”.

Funerali Piero Angela, il ricordo del figlio Alberto

“Ho avuto la sensazione di avere Leonardo Da Vinci in casa, che dava la risposta giusta sempre con una capacità di sintesi e analisi in modo pacato. Lui amava ripetere un aforisma di Leonardo da Vinci: ‘Siccome una giornata ben spesa dà lieto dormire così una vita ben usata dà lieto morire’.

Vorrei partire dall’ultima cosa che ha fatto papà, l’ultimo discorso è quello che avete letto, con poche forze, con mia sorella lo abbiamo trascritto. Un discorso poco ufficiale, pieno di affetto. Si è rivolto a chi lo ha amato, una persona che è riuscita ad amare e non a dividere. Il suo stile, il suo tatto lo conoscete tutti.

La cosa bella come figli è stato vedere il ritorno, sui social, i messaggi, gli articoli. Questi messaggi che arrivavano erano pieni non di dolore ma di amore, un sentimento, qualcosa che rimane, che si trasforma in valori eterni. Il miglior vestito per papà.

Lui ci ha insegnato tante cose, l’ultimo insegnamento me lo ha fatto non con le parole, ma con l’esempio. Negli ultimi giorni mi ha insegnato a non avere paura della morte. L’ha affrontata con serenità, non l’ho mai visto nello sconforto e nella paura.

Ha attraversato questo ultimo periodo con razionalità, come se fosse una missione Apollo, facendo un bilancio di quanto fatto. Dopo 24 ore che ha scritto il discorso se ne è andato.

Per me continuerà a vivere attraverso i libri, le trasmissioni, i dischi jazz, ma anche in tutti quei ragazzi che hanno speranza nel futuro e cercano l’eccellenza, nei ricercatori che cercano di andare a meta nonostante tutte le difficoltà, in tutte le persone che cercano di unire e non di disunire, nelle persone che cercano la curiosità e le bellezze della natura, quelle che cercano di assaporare la vita.

L’eredità che lascia a tutti noi è importante, ed è un’eredità non fisica o di lavoro, ma di atteggiamento nella vita: quello che ci ha detto come ultima cosa è stato ‘Anche voi fate la vostra parte’. E io cercherò di fare la mia”.