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Posizioni economiche Ata: un altro rinvio

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Al segretario nazionale di Uil-Scuola Massimo Di Menna abbiamo sottoposto alcune domande sui temi che sono attualmente sul tappeto: posizioni economiche Ata e rinnovo Rsu innanzi tutto.

 

Parliamo della vicenda delle posizioni economiche Ata. Nell’estate 2014 era stato siglato un accordo con l’Aran. Siamo al punto che non si rispettano più neppure gli accordi?


Di Menna
Diventano sempre più numerosi i casi in cui il Governo non solo non rispetta gli accordi, ma interviene pesantemente sui diritti delle persone. Ci troviamo di fronte a rappresentanti del Miur tecnici e politici,non in grado di assicurare alcunché stante il rinvio di decisioni al Mef, che non vengono sottoposte a confronto e verifica. Rimane la debolezza politica della governance dell’Istruzione, non nuova, ma ora particolarmente evidente. I lavoratori della scuola vengono trattati come se fossero sudditi con l’obiettivo di risparmiare in un settore invece strategico. Il caso delle seconde posizioni ata è indicativo (personale selezionato, formato,per mansioni più complesse, privato della corrispondente retribuzione, per quelle realtà territoriali che non hanno proceduto al dovuto, una situazione priva di qualsiasi logica).                  

 

Nell’incontro del 28 gennaio con il Miur siete riusciti a trovare una soluzione?


Di Menna
Assolutamente no; tutto rinviato… Per prendere tempo si sono inventati un altro monitoraggio; si continuano a girare intorno al problema, che non è complesso, i lavoratori devono avere la retribuzione spettante: noi continuiamo a far di tutto per risolvere la questione.      

 


La questione nasconde anche un problema di vecchia data: ormai anche nel comparto scuola il MEF conta più del Miur e della Funzione Pubblica. O no?


Di Menna
Certo c’è una sorta di commissariamento,non solo per tenere sotto controllo la spesa (cosa necessaria),ma per procedere nei tagli al sistema di istruzione e alle retribuzioni di chi ogni giorno fa funzionare le scuole.La questione è politica ed attiene al ruolo politico nella azione di Governo del Ministero dell’Istruzione, settore verso cui l’Italia continua ad essere in coda in Europa per interventi finanziari. La stessa chiusura del ministro della istruzione nei confronti del sindacato è un modo sbagliato di pensare di esorcizzare così i problemi, che rimangono tutti, e richiedono concretezza e soluzioni. Come Uil-Scuola abbiamo deciso dii procedere a decreti ingiuntivi per ottenere la retribuzione per i titolari della seconda posizione economica. Il Governo sta delegando la gestione del personale ai tribunali; per noi i diritti delle persone devono comunque essere tutelati. La mancanza di iterlocuzione seria con i sindacati sta peggiorando il clima.      

 

Elezioni RSU:  abbiamo l’impressione che questa “tornata” elettorale sia meno calda rispetto al passato. E’ così?


Di Menna
A mio parere no. Riscontro tanta partecipazione, ci sono migliaia di docenti di personale Ata nelle liste che si stanno presentando. C’è un importante dibattito, voglia di partecipazione alla vita della propria scuola, per tutele e servizi per i colleghi, e tanta preoccupazione per cosa il Governo deciderà nel chiuso delle stanze e senza alcuna trasparenza,confronto, approfondimento. Questa forte presenza nelle scuole, le Rsu che verranno elette, i tanti firmatari delle liste, tanti impegnati nelle commissioni elettorali, nei seggi, questa per la uil scuola è la forza del sindacato.e sarebbe bene che il Governo lo comprenda. Il pluralismo delle liste rafforza il confronto di idee, ed i diversi modelli di sindacato, per la uil scuola il principio è sia nella rappresentanza collettiva, che nella attenzionie alle persone, in una parola nella sua utilità.