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Potenziare lo sport per promuovere la cultura della vita

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Oltre alle somme destinate agli Uffici scolastici regionali per finanziare la realizzazione di progetti presentati dalle istituzioni scolastiche, per progetti di sperimentazione di educazione motoria e per incrementare la pratica dell’attività motoria e sportiva nelle 32 città a rischio di devianza giovanile, il ministro Fioroni ha dettato le linee guida sintetizzabili in 10 punti:
1) diffondere la cultura dello sport, 2) più sport nelle aree a rischio, 3) apertura degli stadi alle scuole e alle famiglie, 4) coinvolgere le famiglie nel sostegno del tifo non aggressivo, 5) educare all’accettazione della sconfitta, 6) sostenere la squadra fino al termine dell’incontro, 7) promuovere incontri con testimonial sportivi, 8) svolgere Giochi sportivi studenteschi a livello provinciale, 9) creare le Consulte provinciali degli studenti non violenti, 10) favorire l’apertura delle scuole alle attività sportive.
Lo sport rappresenta uno dei principali fattori per lo sviluppo integrale della personalità degli studenti anche se, come dimostra la storia, la scuola italiana è stata tante volte disattenta verso quest’ambito e non gli ha attribuito molta importanza per lo sviluppo della personalità. La programmazione di specifiche attività oggi, ormai, sollecita l’intervento di strategie adeguate da parte degli insegnanti che debbono proporre anche questa attività nell’ambito della più ampia alfabetizzazione culturale, in quanto, cioè, linguaggio dell’individuo per la comprensione della realtà nella quale deve essere guidato lo studente.
Obiettivo primario della scuola è, altresì, la promozione dell’unità educativa della persona. Il porre lo sport con una sua precisa autonomia comporta lo sviluppo della creatività in maniera sinergica a tutte le altre dimensioni della personalità.
Lo sport, e anche tutte le attività motorie connesse, rispondono, in definitiva, ad una precisa teoria della formazione. Ignorarne il valore significherebbe tradire la primaria finalità della scuola di oggi: creare cittadini ai quali fra l’altro ripugnano le violenze sotto ogni forma questuasi presenti.