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Precari, gli abilitati in Scienze Formazione Primaria nell’ultimo triennio perdono la pazienza

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Fuori dalle graduatorie ad esaurimento, niente Tfa e neanche troppe speranze per il futuro. Rimane una situazione inverosimile quella che stanno vivendo da tempo i docenti abilitandi e abilitati in Scienze della Formazione Primaria tra il 2008 ed il 2011. La mancanza di considerazione da parte di Miur e istituzioni li ha convinti che non è il tempo delle attese e della speranza è scaduto. Il Coordinamento nazionale docenti abilitandi e abilitati per le graduatorie ad esaurimento ha così deciso di dare appuntamento a tutti giovedì 31 maggio davanti al ministero dell’Istruzione tra le 10,30 e le 13,30. Dopo l’autorizzazione a manifestare, nei loro confronti sono arrivati anche i primi attestati di solidarietà. Prima hanno avuto l’appoggio  dell’on. Tonino Russo (Pd), che ha scritto al ministro Profumo per ricordare che ad oggi non si è provveduto a dare seguito quanto stabilito nelle aule parlamentari: “a febbraio eravamo riusciti a scardinare la graniticità delle graduatorie, istituendo una fascia aggiuntiva. Non era quello che volevamo ma già qualcosa, in attesa che i giudici provvedano a collocarli nella fascia di naturale appartenenza: ad oggi però – ha concluso Russo – questi docenti, e con loro anche altre categorie, rimangono ancor incredibilmente escluse”.
Poche ora fa è stata la volta dell’Anief, che ha annunciato la presenza di una sua delegazione alla protesta organizzata dai precari nell’ultimo giorno di maggio: secondo il suo presidente, Marcello Pacifico, “il comportamento del Governo di fatto elude la volontà parlamentare espressa con l’ordine del giorno approvato alla Camera il 23 febbraio 2012, in cui viene chiesto al Governo stesso l’impegno a garantire anche l’inserimento dei docenti abilitandi con riserva nella fascia aggiuntiva delle graduatorie ad esaurimento, riserva da sciogliere all’atto del conseguimento del titolo”.
A spiegare i perché della manifestazione sono gli stessi organizzatori, i quali dicono di essersi “macchiati di un inenarrabile crimine: quello di essersi iscritti alla Facoltà dopo la chiusura delle graduatorie a esaurimento. Ora, noi immatricolati dal 2008/2009 sino al 2010/2011, siamo fuori dalle Gae e, nonostante siano stati presentati svariati ordini del giorno, interrogazioni parlamentari ed emendamenti a nostro favore, con coerenza degna di miglior causa, il governo si ostina a prendersela con chi è più debole, invece che farsene garante. Cambiano i ministri, ma la risposta è sempre la stessa: ‘Niente Gae per voi!’”.
Dal Coordinamento degli abilitati in Scienze della Formazione Primaria trapela un forte senso di ingiustizia. Nel richiamare l’articolo 3 della Costituzione, chiedono perchè nei loro confronti continua ad essere riservato un trattamento diverso. “Eppure abbiamo fatto e stiamo facendo lo stesso identico percorso dei nostri colleghi che sono già nelle Gae; abbiamo sostenuto e stiamo sostenendo i medesimi esami; abbiamo completato e stiamo completando i medesimi laboratori; abbiamo svolto e stiamo svolgendo il medesimo tirocinio; abbiamo investito e stiamo investendo il medesimo tempo; abbiamo fatto e stiamo facendo la medesima fatica; abbiamo pagato e stiamo pagando le medesime tasse. Eppure – concludono – siamo figli dello stesso Paese”. L’invito per il 31 maggio, davanti al Miur, è per tutto coloro che sono ancora “capaci di indignarsi davanti all’ingiustizia”.