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Premio Libero Grassi a tre istituti autori di spot contro la criminalità

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Sono tre le scuole premiate quest’anno, nell’ambito del Premio Libero Grassi, giunto alla quinta edizione, per il loro impegno a favore della promozione della cultura della legalità e contro la mafia: si tratta della scuola elementare IV circolo di Benevento, della scuola media Daniela Mauro di Pessano con Bornago, in provincia di Milano, e dell’istituto commerciale Salerno di Gangi, in provincia di Palermo. Il premio, intitolato all’imprenditore siciliano ucciso dalla mafia perchè si rifiutò di pagare il pizzo, e organizzato da Solidaria Onlus e Confcommercio, nel bando di quest’anno prevedeva la realizzazione di una sceneggiatura. I ragazzi hanno messo a punto il contenuto di tre spot televisivi, che poi sono stati realizzati da operatori professionali, per diffondere un messaggio contro la criminalità organizzata.
La consegna dei premi si è svolta il 20 maggio nella sede romana di Confcommercio. Alla cerimonia hanno partecipato il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini e il Procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso: “La lotta contro la mafia e la criminalità organizzata comincia dalla scuola – ha sottolineato Grasso – e queste iniziative sono molto importanti per costruire la cultura della legalità”.
“Vedo con piacere – ha invece sottolineato il responsabile del dicastero di viale Trastevere – che c’è un grandissimo impegno da parte di insegnanti e dirigenti scolastici per promuovere l’educazione alla legalità e al rispetto delle regole”.
Dei concetti ripresi dal presidente dell’organizzazione, Carlo Sangalli: “Confcommercio – ha spiegato – così come è nella sua tradizione e sua cultura associativa e organizzativa, sta facendo la propria parte e fino in fondo contro la criminalità, il racket e l’usura. In particolare in quei territori, come la Sicilia, particolarmente segnati da questi fenomeni, stiamo incoraggiando gli imprenditori a denunciare i propri estorsori, a uscire dalla reticenza e dal silenzio offrendo in cambio anche il nostro sostegno e il nostro supporto legale. E ci stiamo costituendo come parte civile – ha concluso Sangalli – nei processi di mafia”.
Al termine della cerimonia, il ministro Gelmini ha annunciato la volontà, però ancora al vaglio del Miur, di bandire un concorso nazionale sul tema della legalità destinato agli studenti. “Mi piacerebbe – ha detto Gelmini – lanciare nelle scuole un concorso per premiare i migliori progetti sull’educazione alla legalità. Vedo con piacere – ha aggiunto – che c’è un grandissimo impegno da parte di insegnanti e dirigenti scolastici per promuovere l’educazione alla legalità e al rispetto delle regole. Esiste già un concorso analogo ma è dedicato all’educazione ambientale, stradale e alla sicurezza. Forse – ha concluso il ministro – varrebbe la pena di dedicarne uno esclusivamente alla legalità”.