
Si parla tanto di presidi sceriffo e che approfittano del loro ruolo per sottomettere il personale scolastico, poco o nulla di dirigenti scolastici stressati se non mobbizzati. Eppure è una realtà tutt’altro che trascurabile. Uno di questi casi è accaduto al liceo Montessori di Roma, istituto superiore da mille alunni e due sedi, dove la preside, Anna Maria De Luca, ha denunciato pubblicamente di avere subìto per tutto l’anno scolastico 2024/25 “ostruzionismi e falsità di ogni sorta: sono arrivati perfino a ribaltare fatti accaduti sotto gli occhi di tutti, oggettivi e incontrovertibili, avvelenando il clima della scuola e mettendo i docenti uno contro l’altro sulla base di falsità fatte passare per verità in riunioni convocate ad hoc”.
Sotto accusa della dirigente scolastica sarebbero, in particolare, dei sindacalisti della Cgil: “mi hanno fatto la guerra perché ho espresso posizioni a favore delle riforme di Valditara“, ha detto la preside.
La “scintilla”, scrivono le agenzie di stampa, sarebbe nata in realtà quando un gruppo di docenti della sua scuola firmò una lettera di sostegno al professor Christian Raimo, colpito da una sanzione da parte dell’Ufficio scolastico regionale contro la quale l’insegnante e scrittore, vicino proprio alla Cgil, si è opposto attraverso formale ricorso.
“Non sono mai stata una attivista di destra – conclude la preside – sono distrutta, ho tutti i sintomi del mobbing, ho passato notti insonni ma non voglio lasciare il mio istituto che conta tanti docenti bravi e scrupolosi. Vado avanti. Sono una donna libera che ha il diritto di esporre il proprio pensiero”.
“Chi dice di combattere per i diritti delle donne e per il libero pensiero invece mi sta mobbizzando. La verità è che se non la pensi come dicono loro sei il nemico da distruggere”, conclude la preside del liceo Montessori della capitale.