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Prof colpita con pistola ad aria compressa, solo un genitore su 24 vuole chiedere scusa. La dirigente si limita al no comment

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Il programma Mediaset Le Iene ha condotto un’inchiesta, andata in onda ieri 17 gennaio, a proposito della vicenda che ha visto vittima Maria Cristina Finatti, la docente di scienze di Rovigo ormai celebre per essere stata sparata da due colpi provenienti da una pistola ad aria compressa mentre si trovava in classe, intenta a fare lezione. I responsabili del gesto sono stati gli stessi alunni di una prima superiore, che si sono organizzati per girare un video da pubblicare sui social, ripreso da uno smartphone posizionato in modo da riprendere bene la scena.

Il caso ha sollevato un vero polverone, soprattutto negli ultimi giorni, proprio perché dopo mesi di silenzio dopo l’accaduto ha annunciato di aver deciso di denunciare l’intera classe, sottolineando il fatto che non le fossero arrivate delle scuse da parte di genitori e studenti.

Il programma ha ripercorso i momenti in cui sono stati sparati i colpi, mostrando il video che ormai è diventato popolare sul web. In questo si vede la povera docente intenta a fare lezione con una vera e propria baraonda di sottofondo. Le immagini permettono anche di sentire le parole di alcuni alunni, che iniziando a prendere in giro la prof ferita chiedendole cosa fosse successo. Come se non bastasse l’intera classe, vedendola dolorante e confusa, è scoppiata a ridere.

Una studentessa della classe ha dato la sua versione: “Facevamo baldoria di solito. La docente viene spesso presa di mira. L’intenzione non era quella di colpirla nell’occhio. Nessuno ovviamente si è preso la colpa. Abbiamo fatto degli incontri con una psicologa per parlare di quanto accaduto, spero siano serviti”.

La lezione successiva in compagnia di un’altra prof

La docente, intervistata da Le Iene, con le lacrime agli occhi, ha fatto ulteriori commenti: “Ho sofferto, mi ha proprio colpita sia fisicamente che moralmente. Tutto è successo dopo che un alunno mi ha chiesto di vedere la slide precedente, cosa che mi ha meravigliata perché di solito non fanno domande. Ci sono rimasta molto male. Avevano calcolato tutto”.

La prof ha anche raccontato di aver fatto, dopo l’accaduto, un’ultima lezione nella classe che l’ha colpita, anche se con difficoltà. “Aveva paura, è entrata con un’altra professoressa. Non è normale, ci sono rimasta male anche io”, ha riferito la studentessa.

“Spero vengano puniti ma anche ascoltati, in modo tale che prendano consapevolezza che fare male non va bene” ha continuato la Finatti.

Il silenzio della dirigente scolastica

Fa scalpore sicuramente il muro alzato dalla dirigente scolastica, Isabella Sgarbi, che, raggiunta dall’inviata dello show, ha preferito non fare troppi commenti, difendendo a spada tratta il suo operato: “La scuola ogni giorno ha compiuto qualche passo per risolvere questa situazione. Mi astengo da qualsiasi commento. Chi mi conosce, chi conosce questa scuola sa come lavoriamo, punto. Noi cercheremo di mettere in contatto le parti”.

Un papà di un alunno della classe ha spiegato di essere l’unico a voler scusarsi con l’insegnante: “Ho chiamato la preside per poter avere una riunione ma ho trovato un muro davanti. Mi hanno risposto dopo una settimana dicendo di voler aspettare che le acque si calmassero prima di organizzare un incontro”. Il genitore ha raccontato di aver chiesto, nella chat dei genitori, chi volesse unirsi a lui nelle scuse nei confronti della docente. Le risposte sono state totalmente negative: solo un genitore su 24 si è detto disposto a farlo.

L’inviata de Le Iene Alice Martinelli ha spinto gli alunni della classe a scusarsi, mandando un messaggio nella loro chat WhatsApp. Alcuni di loro hanno detto di volerlo fare, uno di loro ha invece scritto: “Aspettiamo cosa dicono i nostri genitori mercoledì a quella riunione di m***a e poi vediamo cosa fare”. Resta da vedere cosa effettivamente emergerà da questo incontro.